Paolo Cannavaro, ex difensore di Napoli e Sassuolo nonchè collaboratore tecnico al Guangzhou, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport.
A proposito, solo per curiosità, sabato, all’incirca verso le ventiquattro, cosa farà?
«Guarderò la tv, ovviamente, in una partita per me straziante, perché c’è il mio passato. Il Napoli è me stesso, il mio cuore, la mia anima; ma io ho ricevuto a Sassuolo affetto, stima, calore e mi hanno fatto sentire uno di loro. Spero a maggio di festeggiare due cose: uno scudetto e una salvezza».
Il 22 aprile sa già dove sarà impegnato?
«Ovunque io sia, quando dovrebbe cominciare la Partita, che immagino in notturna in Italia, avrò l’alibi che qui in Cina sia nel cuore della notte. E dunque dormirò e al risveglio saprò: certe emozioni, alla mia età, me le voglio evitare».
Immagini un po’...
«Analizzo: la Juventus è una macchina perfetta, sa come si vince e lo fa da sei anni; però il Napoli quando gioca su certi ritmi può sterminare chiunque. La Champions potrà incidere ma anche esaltare, non mi soffermerei su questo aspetto. E due punti di vantaggio o di ritardo, dipende dai punti di vista, sono tanto o niente, quando c’è lo scontro diretto. Ma il calendario dei bianconeri nel finale è terribile, Inter e Roma in trasferta».
Da Napoli, chiaramente, non si stacca mai; ma neanche dal Napoli...
«Ho la fortuna di vivere questa esperienza che mi sta catturando, ma dagli affetti più cari e dagli amici più affettuosi non ci si stacca mai. La tecnologia viene in soccorso: mi scrivo e mi sento con Reina, Hamsik, Maggio, Insigne, Callejon, con chiunque».