Antonio Sasso, direttore de Il Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Canale 21 durante Campania Sport:
"Il titolo del giornale? Ho voluto aprire un dibattito su VAR sì o VAR no, bisogna rendere pubblico il colloquio tra arbitro e addetti VAR. Deontologicamente il titolo non è idilliaco, un buon giornalista non dovrebbe mai farlo ma io sono nato col cuore azzurro e sono un tifoso all'eccesso. Sono stato colpito da questo antijuventinismo che ho nel mio cuore.
Pentito? Dopo le reazioni e le invettive e le minacce, lette anche da mia figlia e da mia moglie. Mi ha fatto male, ma io che sono consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti non avrei mai dovuto consentire di pubblicare un titolo del genere. Però sono un tifoso da quando sono nato, non sono mai andato a letto senza sapere il risultato del Napoli. E' evidente che era rigore, perchè non darlo?
Ho risposto con questa provocazione, la maggior parte dei nostri lettori sono dei napoletani veraci. Chiedo scusa a chi non ha condiviso il titolo, faccio il mea culpa da giornalista. Ho fatto un titolo da tifoso, ma bisogna capire bene il VAR.
Sono amico del fratello di Mazzoleni, Mario, e amichevolmente lui mi fa capire che non tutto è pulito e non tutto è lucido...va tutto sulla giusta linea quando bisogna prendere delle decisioni. Bisogna vigilare così come faceva Ferlaino, che mi racconta tanti fatterelli"