Ultime notizie SSC Napoli - Antonio Careca, ex attaccante del Napoli, parla alla Gazzetta dello Sport.
Careca, ci trova analogie tra oggi e 35 anni fa?
«Tante ma proprio tante. Una su tutte: contro la Lazio, all’ultima di campionato, segnò Marco Baroni e vincemmo 1-0. E stavolta a fermare l’Inter, nella penultima, è stata la Lazio, allenata da Marco Baroni. Una straordinaria coincidenza che sembra voglia indirizzare il racconto».
Racconti cos’è una vigilia del genere?
«Mai dire come le altre, perché la tensione la senti. Ma al Napoli basta vincere per non dover soffrire. Non sarà facile, perché com’è giusto che sia nessuno regala niente. Però è chiaro che le condizioni sono diverse tra chi si gioca lo scudetto e chi ormai è salvo e magari non ha motivazioni ma comunque è leggero».
Quanto incide la pressione?
«Un peso può averla. Ma il Napoli ha Conte che sa come domarla e lo ha dimostrato. Sta vincendo meritatamente un campionato in cui l’Inter era la favorita e, probabilmente, un po’ è stata distratta dalla Champions. Però i meriti di chi sta davanti sono indiscutibili, non arrivi lassù senza avere organizzazione, competenza e padronanza. Direi che sono stati bravi tutti, da De Laurentiis in poi...».
Lunedì Careca sarà a Napoli.
«Veramente arrivo domenica, perché avevo prenotato per esserci per l’ultima e non ho potuto cambiare il biglietto aereo dopo ch’è stato deciso l’anticipo. Ma la festa è di questi ragazzi qua, non certo a mia. Io me ne starò in albergo a guardarli, ad ammirarli e ad applaudirli, perché si sono guadagnati tutto ciò. È vero, è stato faticosissimo nel finale di Parma, aspettando il risultato di Milano, ma ciò rende tutto ancor più meraviglioso».