Messaggero Veneto - Totò Di Natale spaventa Napoli: al Friuli fa sempre gol

Dicono che restare a secco nella notte dello Stadium non gli abbia fatto piacere. Avrebbe voluto aggiungere un’altra puntata all’ennesimo magic moment, anche se di fronte c’era la Juventus. Così adesso Totò è pronto a fare uno sgarbo ai colori azzurri, quelli del cuore quand’era un ragazzino e nelle sfide a pallone sull’asfalto di Napoli sognava di avere dietro le spalle il numero 10, quello di Diego.

Quello è il passato. I tornanti della vita hanno portato Di Natale lontano da quella realtà: è diventato, a furia di gol e record, l’uomo simbolo del l’Udinese, attaccante più amato dai tifosi bianconeri che è riuscito a far decollare con il suo aeroplanino per 177 volte nel solo campionato (34 i gol nelle coppe, nazionali ed europee). Insomma, Totò fa parte del cuore pulsante del Friuli del pallone, è il centro di gravità permanente delle squadre che via via, nel corso degli anni, i Pozzo compongono e affidano all’allenatore di fiducia, negli scorsi quattro campionati Francesco Guidolin, adesso Andrea Stramaccioni. Cambia poco.

Non potrebbe essere diversamente. Nelle prime due uscite ufficiali, tra Coppa Italia e campionato, il numero 10 bianconero è andato a segno 6 volte: un poker alla Ternana, una doppietta all’Empoli, un altro pezzo di cuore. Ora ci proverà di nuovo con il Napoli per riannodare il filo del gol che si è spezzato a Torino, sponda Juventus, lo scorso sabato, quando un primo tempo decisamente sottotono – in termini di qualità del gioco espresso – ha evidenziato una volta di più la poca compatibilità tra il capitano e il tatticamente indolente Muriel, poco portato alla fase difensiva e perciò un lusso, se sommato alle abitudini di Totò, quando si tratta di ripiegare. D’altra parte lui il suo ruolo di scardina-difese lo svolge alla perfezione, in particolare al Friuli, dove ha realizzato tutti i sei gol ufficiali di una stagione ancora all’alba.