Diego Milito, ex attaccante di Inter e Genoa, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
«Era il Napoli e Maradona. Ci incontravamo la domenica mattina nel quartiere per stare davanti al televisore e vedere il Napoli di Maradona. Lui era il nostro idolo, il mito lontano. L’Italia era la patria dei miei nonni e il luogo del mio eroe. Qualcosa di importante».
«In primo luogo era tutto emozionante. Lei pensi cosa può significare essere allenato dal mito con il quale si è cresciuti. Per noi Maradona era Maradona e averlo davanti, non una immagine sul teleschermo, era choccante. Poi sono passati i mesi e tutto è diventato più naturale. Lui è molto bravo, anche come tecnico. D’altra parte stiamo parlando di uno dei migliori giocatori della storia. Capisce molto di calcio. Con lui, in Nazionale, è stata un’esperienza felice».
«Non si metta a ridere ma tra i molti c’è certamente, e in buona posizione, mio fratello. Poi Puyol e Nicolas Burdisso, un amico e anche lui molto bravo. Ma il calcio è così».