Pagelle Genoa-Napoli: Maksimovic regala un gol, Manolas dimentica Pandev! Politano al posto giusto, Insigne sbatte sul palo

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Pagelle Genoa-Napoli: Maksimovic regala un gol, Manolas dimentica Pandev! Politano al posto giusto, Insigne sbatte sul palo

Pagelle Genoa Napoli. Voti Genoa-Napoli Serie A, su CalcioNapoli24 le pagelle della partita di Serie A

Pagelle Genoa-Napoli - Termina il match allo stadio Luigi Ferraris per la 21a giornata di Serie A con il Napoli che affronta il Genoa. Le pagelle Genoa-Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Genoa Napoli.

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Gattuso

Pagelle Genoa-Napoli, i voti

Ospina 5,5 - Dopo l’alternanza di gennaio, è la quarta di fila da titolare. Pandev ha tutto il tempo per metterlo fuori gioco su tutti e due i gol, a metà primo tempo nemmeno i piedi sono precisi.

Di Lorenzo 6 - Segue Politano sulla fascia, ma non è preciso nè al passaggio né al cross. È tra i fulcri del gioco, ma perchè centralmente non ci sono spazi. Offre un buon pallone a Osimhen sotto porta, non finisce nell’ombra.

Manolas 5 - Impreciso inizialmente nella costruzione da dietro, complica la sua prestazione con la moscia reattività nell’azione del 2-0: Pandev, 37 anni, gli scatta davanti. Si fa male anche lui, l’ennesimo azzurro acciaccato. (Dal 69’ Rrahmani - Si ritroverà titolare per qualche partita, impreciso di testa subito dopo l’ingresso in campo)

Maksimovic 4,5 - Titolare all’occorrenza dopo la positività di Koulibaly, rovinoso l’errore che porta al gol di Pandev: quando deve passarla, è un’incertezza continua.

Mario Rui 5 - Può accelerare sulla fascia, da dove può servire Lozano - diverso da Insigne. Mette sulla testa di Petagna la punizione che porta alla traversa, in curva invece il tiro al 40’ e al 45’, intervallati da un’altra conclusione senza molto senso. Il piedino al cross sarebbe educato, ma non ne approfitta. Molto dubbio il contatto con Scamacca nel finale, tiene in gioco Pandev sul 2-0.

Elmas 5 - Si riprende la posizione in cui aveva fatto bene col Parma, seconda da titolare in A, ma il Genoa crea molta densità nella sua zona e gli spazi non sono enormi: in accelerazione si fa 70 metri al 39’ ma il tiro è centrale. Nel recupero spara alle stelle il possibile 2-2

Demme 5,5 - Dopo lo spavento con l’Atalanta, torna a guidare il centrocampo: Maksimovic gliela serve lunga quel tanto che basta per rilanciare il Genoa. Nell’azione del 2-0 non c’è filtro, e lui è qualche metro più avanti. Il pressing lo mette in difficoltà, ma si riprende arrivando anche al tiro nella ripresa. (Dal 79’ Bakayoko SV)

Zielinski 5 - Scaltro nel recupero palla e tiro rapido al 3’, Goldaniga e poi Zajc lo seguono a breve distanza e lo asfissiano in ogni suo tentativo di rendersi pericoloso. Al 52’ ha un pallone discreto e lo manda in fallo laterale. (Dal 54’ Insigne 6 - In mezzo a tante maglie rossoblu è difficile trovare spazi, arriva al tiro strozzato e poi colpisce il palo)

Politano 6 - Detta il passaggio a Di Lorenzo, sia basso che lungo, ma non sempre preciso. La sua arma migliore sarebbe il movimento a tagliare verso il centro, ma si ritrova una marea di maglie rossoblu davanti. Fortunato nel trovarsi al posto giusto nel momento giusto.

Petagna 5,5 - Chiamato a fare gli straordinari dopo esser stato a mezzo regime per un bel periodo, è sfortunato nella capocciata che si infrange sulla traversa. Eppure sulle palle sporche lotta sempre, prova a dare un contributo spalle alla porta. (Dal 54’ Osimhen 5,5 - Ha l’occasione dopo otto minuti, si muove bene ma la spara alta. Questi minuti gli serviranno per tornare in condizione)

Lozano 6 - Il Genoa è la sua vittima preferita in Serie A, ci prova subito dopo 4’ ma può puntare l’avversario sulla fascia oppure accentrarsi - al 18’ centra la porta, al 41’ la butta in curva. A sinistra funziona poco, a destra si guadagna qualche fallo e serve un bel pallone che Insigne spara sul palo. Nel finale è lui contro tutti.

Gattuso 5,5 - Le scelte di formazioni sono quelle che sono, le assenze sono tante e gli impegni pure: torna la difesa a quattro, mentre sono tre i tiri nei primi sei minuti con un buon approccio ed una squadra corta. Poi arriva l’errore difensivo, il gol subito in modo comico ed evitabile anche in categorie inferiori. I suoi non si scompongono, anche perché il Genoa permette di arrivare al tiro da fuori - o alla traversa di Petagna -, ma bastano davvero tre tocchi per arrivare in porta: nell’azione del 2-0 gli azzurri vengono scherzati con 21 tocchi consecutivi, manca il filtro centrale e Zajc ha tutto il tempo per servire Pandev. Palloni in verticali pochino, prova a cambiare le cose con i cambi e ci ritrova un paio di occasioni dopo pochi minuti con Osimhen ed Insigne. Il Napoli crea con continuità, costruisce molte palle gol ma non è preciso - oppure c’è Perin a murare tutto - fino al 2-1 di Politano. Perde anche Manolas: le assenze influiscono, ma se i suoi incappano in errori tecnici semplici ma gravi la sua posizione può sempre tornare in bilico come la settimana scorsa. Dopo 17 partite consecutive, il Napoli perde contro il Genoa e deve fare mea culpa a fronte di un solo gol segnato e 26 tiri (9 in porta). Si può ripartire dalla mole di gioco creata, però.

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