Grandi tempeste creano grandi capitani ma la pioggia resta

Editoriale  
Grandi tempeste creano grandi capitani ma la pioggia resta

Le grandi tempeste creano grandi capitani. Per uscire dai momenti delicati ci si affida spesso agli uomini di fiducia, di esperienza, ai capitani. Non è un caso che stasera il gol che sblocca un partita tignosa porti la firma di Di Lorenzo. Non è stata una prestazione esaltante, anzi si sono avuti ancora segnali di incertezze tra i reparti ma al tempo stesso bisognare tener conto anche di quanto prodotto nello sforzo massimo. 

Dopo un palo, una traversa, un salvataggio del portiere, un gol divorato da Osimhen, non potevi di certo aspettarti una mano dalla dea bendata. Quella arriverà, all'ultimo minuto. Ecco, questo è uno dei difetti di questa squadra in queste prime uscite: creare diverse palle gol ma non ne concretizza nessuna. Poi capita che un secondo tempo scialbo cancelli il ricordo di quanto fatto in precedenza.

Per uscire da questo pantano iniziale si è arrivati alla sesta palla gol, sfruttata dal capitano. E allora tutti attorno a lui, in un abbraccio di squadra che dice tanto sullo stato d'animo dello spogliatoio. Come dice tanto lo sbuffo liberatorio di Garcia: la Champions è tanto cara al presidente, si sa.

Nella ripresa ci si divora in un paio di occasioni il gol che poteva far vivere serenamente i secondi 45 minuti. Ed invece un pizzico di paura e di incertezza, regalano il pari al Braga. Errore in uscita palla al piede. Errore in marcatura nel cuore dell'area di rigore. Da cerchiare in rosso. Arriva al minuto 84 e questo farebbe crollare una squadra già coi nervi a fior di pelle.

Dopo tanta sfortuna la dea bendata si è ricordata del debito e torna tutto con gli interessi: prima una autorete a riportare gli azzurri in vantaggio e all'ultimo minuto, col palo colpito da Pizzi.

I capitani ci sono, resta la tempesta. Contava vincere ma ci sono ancora troppe incertezze. La difesa soffre spesso di black-out e per chi avesse pensato all'esordio di Natan, l'ingresso di Ostigard per Rrahmani, dice molto sulle gerarchie che il brasiliano deve ancora scalare. In mezzo al campo pesa la fase involutiva di Anguissa e i reparti si slegano. L'attacco non è stato in grado di assestare il colpo del 2-0 e anche questo non ha aiutato il resto della squadra sul piano della sicurezza. Bene per i tre punti, restano i dubbi sulla prestazione.

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