"E' una cosa assurda": la battaglia Sarri-Coppa d'Africa torna d'attualità dopo mesi, ma a Castel Volturno un paradosso può far comodo

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E' una cosa assurda: la <i>battaglia</i> Sarri-Coppa d'Africa torna d'attualità dopo mesi, ma a Castel Volturno un <i>paradosso</i> può far comodo

Dopo diversi giorni Diego Armando Maradona è andato via, ma l'alone mistico di talento e spirito polemico sembra essere rimasto eccome nei dintorni del centro sportivo di Castel Volturno (fortunatamente solo quello: il codazzo d'entourage e servizio di sicurezza al seguito di Diego era enorme). Normalmente scene del genere le avremmo potute vedere nei fumetti, al massimo in qualche film trasposizione diretta su schermo. 

Capitan America contro i comunisti. Il movimento Cinque Stelle contro i poteri forti. Maurizio Sarri contro la Coppa d'Africa. E contro il suo svolgimento durante la stagione, deciso sin dall'inizio nei primi mesi dell'anno (nel 1957, due anni prima della nascita dell'attuale allenatore del Napoli, si giocò dal 10 al 16 febbraio): "Dobbiamo fare a meno di tre giocatori per la Coppa d'Africa, l'unica manifestazione che si gioca durante i campionati", una parte dello sfogo in conferenza stampa da parte del mister azzurro.

Effettivamente, non ha tutti i torti. Non li ha perchè tutte le squadre che hanno in rosa qualche giocatore convocato per la rassegna africana finiscono con l'essere penalizzate. Però è abbastanza facile (e normale, aggiungeremmo) lasciarsi andare ad uno sfogo avendo in rosa cinque difensori di cui tre azzoppati (Albiol con la febbre, Tonelli dolorante, Chiriches fuori dalla lista dei convocati), un altro ancora 'ignorante' in materia di difesa a quattro (Maksimovic), l'ultimo convocato ad onor di firma (Lasicki). Fossero disponibili ed arruolabili i tre a mezzo servizio, le cose sarebbero andate diversamente.

Lo sfogo, tutto sommato, è comunque pesante perchè Sarri - potenzialmente - sarebbe capace di andare fino in fondo: "Se io fossi un presidente sarei disposto a qualsiasi battaglia legale per farli smettere, è una cosa assurda". I famosi 'poteri forti' della Confédération Africaine de Football, la CAF (no, non nell'accezione comune, campana, del termine). Scherziamo eh.

20 gennaio 2017, ore 13.29: "Dobbiamo fare a meno di tre giocatori per la Coppa d'Africa, l'unica manifestazione che si gioca durante i campionati". Dove l'abbiamo già sentita....ma sì, era proprio a Castel Volturno. Ed era anche lo stesso giorno, ma cinque mesi fa: "La difesa è una zona di campo delicata per noi anche perchè a gennaio perderemo Ghoulam e Koulibaly che andranno in Coppa d'Africa". Conferenza stampa pre-Pescara, esattamente un girone fa. Anche quel pomeriggio, erano le 15.22, Maurizio Sarri proferì alcune parole abbastanza riottose nei confronti della manifestazione: "Mi meraviglia che nessuna società d'Europa abbia protestato, è fuori dal mondo: fossi un presidente mi rivolgerei ad un tribunale". 

Aurelio De Laurentiis, come tutti del resto, non ha smosso mari e monti per evitare che due titolari come Faouzi Ghoulam e Kalidou Koulibaly fossero indisponibili per almeno quattro settimane: il secondo rimarrà indisponibile almeno fino al 29-30 gennaio, perchè il suo Senegal ha vinto il girone. L'ultima giornata vede di fronte Senegal e Algeria, e non vincendo Ghoulam tornerebbe tra meno di una settimana. Scommettiamo che un po' di tifo per Sadio Mané, Henri Saivet e compagni, dalle parti di Castel Volturno, sotto sotto verrà fatto? Con buona pace di Maurizio Sarri e del suo personale astio sportivo, giustificato, nei confronti della Coppa d'Africa.

PS: non ci siamo dimenticati di Omar El Kaddouri, impegnato con il Marocco. Però essendo stato escluso dalla lista dei giocatori disponibili per la Serie A, è superfluo tirarlo in mezzo.

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