Il Roma - Luperto entra nei club dei 'Vip', la prima volta non si scorda mai: Ancelotti crede molto in lui

La ricorderà a lungo, quella partita, Sebastiano Luperto. Rappresenta la sua "prima volta" calcistica, l'occasione attesa a lungo, immaginata e sognata, poi vissuta d'un tratto, all'improvviso, e magari neppure se l'aspettava così presto: titolare alla quinta giornata di campionato, contro il Torino, in una gara fondamentale, in un ruolo che ricopre per esigenza, non per indole. Carlo Ancelotti ha semplicemente confermato ciò che pensava in estate, quando lo aveva blindato, strappandolo alla concorrenza, all'Empoli che era pronto a riaccoglierlo e a tante altre squadre che speravano di ottenere dal Napoli il prestito secco. Luperto è rimasto perché Ancelotti avrebbe puntato su di lui. Lo ha fatto sul serio. Lo farà ancora. Lo rifarà spesso.

LA PRIMA. L'avvio è sprint, come la corsa sulla corsia mancina, alle spalle di Verdi, in sovrapposizione, che porta al primo gol di Insigne. E' di Luperto il pallone del cross teso che la difesa del Torino spazza male e Insigne raccoglie in area, prima di fulminare Sirigu da pochi passi. Incoraggiante avvio di una partita che lo vedrà protagonista, in negativo, per il fallo da rigore su Berenguer. La fotografia della sua inesperienza ma anche il trampolino per crescere. Commettere certi errori è inevitabile, vuol dire avviarsi al futuro, migliorare, imparare dagli stessi. Luperto lo sa, ha già rivisto la sua partita dove non mancano tante chiusure provvidenziali, una su tutte su Zaza, e intanto ha archiviato quest'esperienza che non gli ha fatto tremare le gambe, che ha vissuto serenamente, com'è nel suo stile.

IDENTIKIT. Luperto s'è fatto apprezzare, in questi anni, per la sua semplicità nell'interpretazione del ruolo di difensore centrale. In Serie B, prima alla Pro Vercelli e poi ad Empoli, dove ha conquistato la promozione, lo hanno elogiato per il suo stile, le abilità tecniche e fisiche, la capacità di saper mantenere la posizione e la pulizia di ogni intervento o contrasto. Il Napoli - che lo prelevò dal Lecce per rinforzare la Primavera - lo ha seguito, in questi anni. In estate l'idea era quella di lasciarlo ad Empoli per fargli vivere da protagonista la sua prima stagione in Serie A. Due le svolte, per la sua carriera: il ritiro di Dimaro Folgarida e l'assenza prolungata di Ghoulam (inizialmente anche di Mario Rui per il Mondiale).

BLINDATO. Ad inizio luglio, Luperto è l'unico terzino sinistro (adattato) a disposizione di Ancelotti. C'è sempre lui nelle esercitazioni e anche nelle prime amichevoli. L'allenatore inizia ad apprezzarlo, chiede alla società di bloccarne la cessione in prestito, punta su di lui e lo fa anche in campionato, col Milan, alla seconda di campionato. Pochi minuti (per l'infortunio a Mario Rui) prima dell'esordio assoluto dal primo minuto. Appuntamento alla prossima occasione.