Mediaset, Donato: "Una scena di Gabbiadini mi ha colpito. Koulibaly non renderà sempre così"

Dario Donato, giornalista di Mediaset Premium, ha rilasciato un'intervista a Si Gonfia La Rete, in diretta su Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Koulibaly in stato di grazia, difficile possa rendere sempre così. Ieri sera non c'è stata partita molto più per meriti del Napoli che per demeriti di un Milan moribondo. Il lavoro di Sarri sta emergendo, ero scettico ma avevano ragione i dirigenti azzurri quando mi dicevano che dovevamo attendere qualche giornata in più: il vero valore di un buon allenatore è far migliorare i giocatori normali e vedere Allan e Koulibaly a questi livelli è sicuramente merito dell'ex Empoli. Ha fatto bene Sarri ad optare per il 433 perché il cambiamento è stato evidente, umile a cambiare e ridare il ruolo naturale ad un fenomenale Insigne. Se dovessi trovare un elemento di critica, direi che Sarri fa troppo poco turnover: ha trovato una squadra che fa molto bene e ha difficoltà a cambiarla, non mi convince questa scelta. Quindi mi chiedo, per quanto tempo si può giocare sempre con gli stessi uomini? Gabbiadini ad esempio mi piace moltissimo, ma ha poco spazio per ora: ieri l'ho visto uscire a piedi dallo stadio con il suo trolley, mi dispiace vederlo così. Sarri? Vedremo se saprà leggere la pressione nel momento in cui gli chiederanno tutti di puntare allo Scudetto: dovrà uscire dal suo spirito di allenatore di campagna. Il Napoli di ieri mi ha fatto grande effetto, anche perché è riuscito a fare a meno dei gol di Higuain in una partita comunque difficile: è stato comunque decisivo, ma evidentemente ci saranno partite da vincere anche senza di lui. Insigne? Mi sembra di rivedere il Lorenzo visto con Zeman a Pescara. Callejon? Ieri è emerso meno di altre volte, è un calciatore che si spende e da una mano in fase difensiva: è meno solista, più a disposizione della squadra. Stupefacente il binomio grandi campioni - allenatore di provincia: si stanno tutti mettendo al servizio di un uomo senza appeal clamoroso ma che in realtà ha tanto da dire e da spiegare a tanti suoi colleghi".

M.G.