“Non sarà un adone, ma vi assicuro che è un giocatore di grande efficacia” le parole di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, alla notizia dell’acquisto di William Prunier. Non vorreste farci credere che non vi ricordate del ‘galletto’ proveniente dal Manchester United? Correva l’anno 1997 e il patron azzurro Ferlaino voleva aggiungere una pedina ‘europea’ al suo mosaico che lo stesso anno retrocesse in serie cadetta, dopo il flop di una miriade di allenatori, da Mutti al ‘solito’ e infinito Enzo Montefusco. Nella stagione 1995/96, il ‘forzuto’ difensore francese veste la maglia del Manchester United, sì proprio la squadra allenata da Sir. Alex Ferguson, ed è il suo amico Erik Cantona a sponsorizzarne l’acquisto tanto che la dirigenza britannica decide di ingaggiare il 30enne proveniente da un’ottima annata vissuta in patria, tra le fila del Bordeaux. Il suo esordio coi “Red Devils” non è male tanto che l’allenatore lo ripropone nel match succesivo, all’Old Trafford contro il Tottenham, ma la sua squadra è in caduta libera e subisce quattro reti dagli avversari. Sul piano d’accusa ci finisce Prunier che viene ‘immediatamente scaricato’ da Ferguson per emigrare al Copenaghen, nel campionato danese. L’anno successivo avviene il ritorno in patria e ad attenderlo è il Montpellier col quale colleziona ventisette presenze, ritornando a cavalcare l’onda, in attesa di una chiamata importante. Ci pensa Ferlaino a riportarlo nel calcio che conta, l’addio alla Francia coincide col suo arrivo a Napoli, in maglia azzurra. Insieme a lui sbarcano a Napoli anche Calderon, Crasson e Stojak, altri tre acquisti che rimarranno nella storia delle ‘meteore’ azzurre. In tanti, all’epoca, accusavano Ferlaino di acquistare giocatori solo dopo aver visto qualche ‘videocassetta’ e nulla più. William mette a seguito soltanto tre presenze in quella stagione e sarà ricordato dai tifosi azzurri per la batosta subìta a Roma, coi giallorossi, per 6 a 2, con quattro reti di Balbo. Chi marcava l’argentino? William Prunier, ecco perché è stato costretto a scappare seppur in un campionato anomalo come quello scozzese, con gli Hearts. Mezza stagione in Scozia, dopodiché Prunier viene acquistato dalla società belga, il Kortrijk. Dal 1999 al 2004 indossa la casacca del Tolosa, dove trascorre cinque annate al di sopra delle aspettative. Poi l’età lo costringe a fare esperienze diverse, per cui passa all Al Sailiya, in Qatar, dove termina la sua carriera da calciatore. Ecco alcuni ‘virgolettati’ dell’ex calciatore azzurro durante la sua avventura a Napoli:
«Non sara’ un adone. Ma vi assicuro che e’ un giocatore di grande efficacia»
(Corrado Ferlaino, Presidente Napoli, alla notizia dell’acquisto di Prunier)
«Il mio procuratore mi ha detto che sono stato scelto direttamente da Ferlaino»
(William Prunier, difensore Napoli)
«All’estero ci avevo gia’ giocato: a Copenaghen, con l’FK, e due partite con il Manchester United. Fu Eric Cantona, mio grande amico, a volermi in Inghilterra»
(William Prunier, difensore Napoli)
«Ho notato che tutti i miei colleghi francesi che sono venuti in Italia, si sono subito inseriti nelle rispettive squadre»
(William Prunier, difensore Napoli)
«Il Napoli deve avermi scelto proprio per certe mie caratteristiche. Un duro, intendiamoci, non certo un cattivo»
(William Prunier, difensore Napoli)
«Avverto una certa lentezza, ma quando migliorero’, quando miglioreranno lo scatto e la velocita’, vedrete un Prunier diverso»
(William Prunier, difensore Napoli)
«Per ora Mutti non mi ha detto niente. Io sono pronto. D’altra parte, sono venuto qui per giocare e non per scaldare la panchina. Cerco di starmene tranquillo. Aspetto la mia opportunita’ per dimostrare che non sono un bluff»
(William Prunier, difensore Napoli, alla vigilia della gara con la Roma all’Olimpico)
«Personalmente, e credo d’interpretare anche il pensiero dei miei compagni di reparto, l’ho preso come un’offesa. Di difensori ce ne sono abbastanza, qui. Non credo che fosse necessario prenderne altri. Ma nel calcio ci puo’ stare anche questo. Dopo dieci anni di professionismo, nulla mi potra’ piu’ sorprendere»
(William Prunier, difensore Napoli, alla notizia dell’acquisto di Mirko Conte da parte della societa’ partenopea)
«Continuero’ a lavorare con grande determinazione come ho sempre fatto in questi primi due mesi a Napoli, perche’ alla fine e’ sempre il campo che decidera’ se un giocatore e’ importante o meno»
(William Prunier, difensore Napoli)
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