Jose Mourinho allenatore della Roma, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro il Bologna:
Sulla sostituzione di Renato Sanches
“Con Renato viviamo una situazione di speranza e pensiamo sempre che lo spazio partita, responsabilità emozione ed adrenalina, sia lo spazio ideale per un calciatore per da fare il salto, perché lui ha cicatrici emozionali, ha paura, più di quelle muscolari. Lui lavora ad un’intensità molto bassa, tutto quello che facciamo con controllo di intensità e di volume non migliora. L’ultima partita ci ha dato 60 minuti di speranza, perché ha qualità e abbiamo pensato, io ho pensato nel secondo tempo che la squadra avesse bisogno della sua qualità, ho rischiato inserendolo con la fiducia che gli ho dato, che poteva fare questo salto. Ma ho capito che non l’ha fatto. Ho fatto una cosa brutta e mi dispiace, l’ho fatto solo 4 volte in. venti anni, l’ultimo Matic in 20 anni con il Chelsea per altri motivi. Non lo potevo lasciare lì, nella mia squadra, in una fase di frustrazione con un ritmo bassissimo e dove poteva prendere il giallo. Ha fatto due falli sulle gambe avversarie. Ho cercato di migliorare la mia squadra, mi dispiace da morire però è così”.
Ha detto per la prima volta che vuole restare qui: cosa deve succedere perché questa proposta arrivi, lei si sente vincolato ai risultati nel breve periodo, le hanno chiesto qualcosa di specifico?
“Innanzitutto voglio mandare un abbraccio alla famiglia di Sinisa. Voglio anche chiedere scusa a Renato, perché quello che ho dovuto fare è una cosa dura per un giocatore. Senza Dybala e Romelu sapevo che sarebbe stata dura. La gente in campo voleva fare meglio e dare di più. Se non abbiamo avuto problemi a livello tattico, abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico. Cristante può avere limiti tecnici ma ha un fisico per giocare queste partite, non ne abbiamo tanti così”
C’è qualcuno che sta pagando dal punto di vista della brillantezza?
“Mancini è in grande difficoltà perché sta giocando con la pubalgia, gioca perché vuole aiutare e la squadra ne ha bisogno. Lui è un esempio. Sei la prima persona a cui lo dico: io voglio continuare nella Roma e se continuo nella Roma dobbiamo pensare alle limitazioni che abbiamo con il FFP. E’ meglio lavorare con qualche giovane che può cresce rispetto a calciatori che sono quelli e non posso migliorare”
Questo mese è molto importante.
“La dimensione della squadra la conosciamo. Quando ci sono tutti i giocatori disponibili possiamo lottare per il quarto posto. Se siamo tutti siamo capaci di fare risultato”
Anche la società vuole continuare con Mourinho?
“Non abbiamo parlato di contratto. Quando vedo questi tifosi che dopo una partita che abbiamo giocato a livello basso sono per 90 minuti lì quanti sono? Sono tifosi unici. Se la separazione dovesse accadere, non sarà per volontà mia”
Non le è piaciuto l’arbitro
“Non voglio parlare dell’arbitro quando abbiamo fatto questa partita. C’è stata una differenza di criterio nei gialli. Mi è sembrato ci fosse un secondo giallo a Beukema, era ovvio, però magari sbaglio”