Prima di Napoli-Empoli, il presidente della società toscana Fabrizio Corsi, ai microfoni di Calcio Napoli 24 Live, rilasciò alcune dichiarazioni su uno dei tanti calciatori passati dal suo club al Napoli:
Mettendo da parte il dubbio buongusto dell’affibbiare il lavoro di badanti ai polacchi da parte dell’ex allenatore azzurro, la questione degli stimoli è sicuramente più importante.
C’è un Piotr Zielinski pre-Juventus ed uno Zielinski post-Juventus: non perché la gara con i bianconeri sia uno spartiacque particolare, però dando uno sguardo alle statistiche qualche domanda ce la si può fare.
Ad inizio stagione, due mesi e mezzo fa, il polacco si era imposto come giocatore al limite del fondamentale: titolare fisso (lo è ancora), senza l’ombra di dover uscire dalla panchina come faceva con Sarri. Tuttavia è venuta a mancare un po’ di continuità, e questo difetto si nota molto di più anche grazie alla crescita di quel Fabián pronto a contendergli il posto in ogni partita. É possibile che anche il discorso relativo al rinnovo contrattuale, al momento arenatosi per la distanza tra cifre richieste ed offerte, possa influire sul momento di Zielinski.
Tocca ad Ancelotti ritrovarlo dopo la sosta: per stimolarlo di nuovo, certo, e per evitare che quella battuta (?) di Sarri, rivelata da Corsi, possa riproporsi ancora. Perché comunque, a sei mesi dal compiere 25 anni, davanti a Zielinski c’è un bivio: salto di qualità definitivo, o c’è il rischio che il suo prime, il picco massimo di rendimento che può esprimere, possa essere già stato raggiunto e ritrovato sommessamente nel tempo?
di Claudio Russo - Twitter @claudioruss
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