Il Mattino racconta le ultime ore di Paolo Cannavaro da giocatore del Napoli: "L’ultimo giorno di Paolo Cannavaro è stato quello più triste. Quello dei saluti, del suo armadietto svuotato tra le lacrime di Inler e Hamsik, tra i musi lunghi e senza sorriso persino di quelli arrivati da poco come Callejon e Reina, tra le telefonate di Mertens e Maggio che fino all’ultimo istante lo scongiuravano di non partire. E del pianto a dirotto degli steward di Castelvolturno, come se ad andare via fosse uno di famiglia [...] Il giro di giostra con Benitez è fatto di attriti, dolori e imbarazzi. Ma lui non ha nessuna voglia di polemizzare. Con nessuno. Da vero capitano, da sesto azzurro nella storia per presenze. [...] Fosse stato per Cannavaro sarebbe rimasto a vita: voleva rinnovare il contratto l’estate scorsa ma De Laurentiis alzò il muro. È rimasto in silenzio in questi mesi, vedendosi scivolare chiunque davanti a lui. Mai una parola contro Rafa, mai la tentazione di sfogare la sua rabbia per una esclusione che col passare dei giorni diveniva sempre più rumorosa".