Santon, De Sciglio, Donati, Vrsaljko...ma Maggio è sempre lì

34 anni suonati, contratto in scadenza nel 2018, è più di 8 anni trascorsi all'ombra del Vesuvio. Christian Maggio non è più quel titolare inamovibile che era con Mazzarri già da qualche anno, ma nonostante le offerte che gli sono arrivate e che continuano ad arrivargli, ha deciso di sposare il progetto azzurro e il ruolo di comprimario di un Hysaj che è sempre più il presente e futuro proprietario della fascia destra del Napoli.

Quella fascia destra che Maggio ha percorso infinite volte, come un treno senza sosta. Un direttissimo che ha sempre preferito lanciarsi verso la porta che verso il fondo per cercare il cross. Un esterno col vizietto del gol che adesso aspetta pazientemente che l'albanese debba tirare il fiato per far vedere di che pasta è fatto nonostante non sia più un ragazzino.

In ogni sessione di mercato si sussegue una lista interminabile di nomi per sostituirlo, e ormai da tre anni a questa parte, continua a disfare quella valigia che tutti danno per fatta a riempire nuovamente un armadietto mai veramente svuotato pronto ad indossare quella fascia di capitano ancora qualche altra volta, ancora per sei mesi.

Santon, De Sciglio, Donati, Vrsaljko e chi ne ha, più ne metta. Ma Maggio resta sempre li, proprietario della sua numero 11, pronto ad entrare in campo, allenandosi da vero professionista.

E' come se la dirigenza del Napoli cercasse un suo sostituto per sopraggiunti limiti di età, ma che non prenda la faccenda come una priorità assoluta perchè alla fine dai : "Se proprio non si riesce a prendere nessuno, abbiamo sempre Christian".

Nonostante le 34 primavere, Maggio continua ad essere un giocatore affidabile, integro, concentrato e legato al progetto. Non a caso a 32 anni, il Napoli decise di offrirgli un prolungamento triennale che non esitò a firmare e che lasciò tutti stupiti, vista l'età del calciatore. Qualcosa vorra dire...vuol dire che quella fascia, non è ancora arrivato il momento di lasciarla.

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