"Dries è un giocatore fenomale, se sta facendo bene da attaccante centrale è un limite nostro. E' un limite nostro e ce ne siamo accorti con qualche anno di ritardo. Io e i suoi ex allenatori pensavamo che potesse solo spaccare come esterno a partita in corso. Questo ragazzo ha dimostrato che eravamo fondamentalmente dei cog****i"
Queste le parole di Sarri in conferenza stampa il 28 maggio 2017 dopo l'ultima giornata di campionato a Genova con la Sampdoria. All'età di 29 anni Dries Mertens ha scoperto di poter diventare uno degli attaccanti più prolifici della Serie A. Il belga è la fortuna del Napoli che dopo il primo infortunio di Milik è rimasto solo con lo sconsolato Gabbiadini. Le statistiche parlano chiaro, vice cannoniere la scorsa stagione con 28 reti all'attivo e quest'anno nella top five dei migliori marcatori di Serie A con 17 gol dietro a Quagliarella, Dybala, Icardi e Immobile.
Eppure non è tutto oro ciò che luccica, il belga durante l'anno, statisticamente, ha dei cali che lo portano ad avere non un buon feeling sotto porta. Non è assolutamente in discussione, varie volte a colpi di eurogol ha dimostrato di essere un campione. Però una squadra che lotta per lo scudetto contro una corazzata come la Juventus avrebbe bisogno che Mertens cancellasse questi momenti di discontinuità, per il bene della sua amata Napoli che aspetta di festeggiare un qualcosa che manca da trent'anni...
di Simone Scala (Twitter: @SimoneScala17)
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