Il punto debole dell'arbitro è quello di pensare di non sbagliare mai

• di Claudio Russo (@claudioruss)

Il pareggio del Napoli contro la Roma ha fermato sì la striscia di otto vittorie della squadra di Luciano Spalletti, ma il match ha dato il via ad una serie di proteste - verbali, a mezzo social e chi più ne ha, ne metta - sull’arbitraggio di Massa. Proteste e discussioni acuite dall’episodio nel finale di Inter-Juventus, con tanto di rigore assegnato ai bianconeri. Nel mirino ci sono gli interventi di Matias Vina su André Anguissa e di Denzel Dumfries su Alex Sandro. Come sono stati trattati i due episodi dagli esperti di materia arbitrale, i moviolisti e gli ex arbitri?

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I quotidiani su Dumfries-Alex Sandro

• Gazzetta dello Sport: “Per Mariani non c’è nulla, si dà per sottinteso che abbia visto e valutato la posizione della gamba colpita dello juventino. È in discussione l’accensione dell’«on field review»: sottintende il chiaro ed evidente errore? Una svista dell’arbitro che non si è accorto, forse ingannato dal piede destro di Alex Sandro ben fuori dall’area, del contatto oltre la linea?”
   
• Corriere dello Sport: “Mariani fa segno che non c’è nulla. Il VAR Guida vede il calcio: qui non è in discussione l’intensità (non parliamo di trattenute o spinte) ma dell’oggettività del gesto. E’ evidente (come l’errore) che Mariani non l’abbia visto, altrimenti non ci sarebbe stata revisione. Al monitor l’arbitro di Aprilia ci mette poco a valutare, altro segnale che aveva perso il fallo”

I quotidiani su Vina-Anguissa

• Gazzetta dello Sport: “Il difensore della Roma saltando perde l’equilibrio e ricadendo colpisce lievemente sul polpaccio Anguissa che va a terra dolorante. L’arbitro Massa ritiene il contatto leggero e fortuito e non fischia, una valutazione che il Var Di Bello condivide o che - comunque - non considera un chiaro errore, non richiamando quindi il direttore di gara alla review”
   
• CorSport: “Vina ricadendo colpisce Anguissa con lo scarpino sinistro che struscia il tendine d’Achille della gamba destra dell’azzurro: Massa non lo vede, ma il VAR (Di Bello) avrebbe dovuto segnalare l’OFR. E, nel caso, sarebbe arrivato il rigore”

Gli ex arbitri

• Paolo Casarin: “Dumfries colpisce la gamba di Alex Sandro. Mariani non interviene anche per l’entità del contatto appare modesta. Il Var Guida richiama Mariani che, dopo l’osservazione al monitor, concede il rigore. Certamente un rigorino. Roma-Napoli è affidata a Massa con Di Bello alla Var. L’arbitro segue il gioco con attenzione, ottimo l’arbitraggio”
   
• Graziano Cesari: "Dopo la caduta di Alex Sandro, l'arbitro fa ampi gesti di proseguire. A questo punto il Var richiama Mariani che concede il rigore. Il piede destro di Dumfries colpisce quello del giocatore della Juve. L'ingenuità è punibile. Dagli atteggiamenti dell'arbitro si desume che non ha visto bene, quindi siamo di fronte a un chiaro ed evidente errore: ecco perché interviene il Var. Se fosse successo fuori area il Var non sarebbe mai intervenuto. Osimhen cade a contatto con Rui Patricio. Per me Osimhen è in vantaggio con tutti e tocca il pallone col sinistro. Poi Victor ha un contatto col portiere, o è lui che tocca? Questo episodio è molto più dubbio del rigore su Anguissa"
   
• Mauro Bergonzi: “Rigore Inter-Juventus? Lecito che l'arbitro sia indeciso sul da farsi, il fatto che mette il fischietto in bocca fa capire che ha visto quanto accaduto ma non è sicurissimo. Mariani ha fatto intendere che si proseguisse, secondo me il calcio di rigore è giusto. Anguissa? Live non avrei mai dato il rigore ma da VAR avrei consigliato a Massa di andare al monitor”

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Davanti all’evidenza di due contatti sui quali si potrebbe discutere da qui alle prossime settimane - e sulle quali, abbiamo visto, non c’è uniformità di giudizio anche da parte dei più esperti della materia - si potrebbe e si dovrebbe optare per un paio di mosse tese ad evitare dubbi e polveroni mediatici:

• rendere pubbliche, in tempo reale, le comunicazioni tra l’arbitro ed il VAR (nel football americano gli arbitri comunicano al pubblico le decisioni prese sul campo, e quindi il pubblico può capire quali falli sono stati commessi, chi li ha commessi e quali provvedimenti hanno preso i giudici in campo. Inoltre gli arbitri, avendo l’obbligo di fornire chiare informazioni a chi sta guardando il match dalle tribune, possono usufruire dell’Instant Replay: rivedono l’azione in un mini schermo che solo loro possono usare e dopo essersi consultati tra loro prendono la decisione corretta)
   
• permettere agli arbitri, nel post-partita, di spiegare le decisioni prese durante il match
   
• un report similare a quello compilato dal basket NBA (un rapporto riguardante tutte le chiamate e le mancate chiamate negli ultimi due minuti del quarto quarto o del supplementare per tutte le partite che soddisfano il criterio designato - il vantaggio di un team sull'altro è di tre punti o meno in qualsiasi momento durante gli ultimi due minuti del quarto quarto o nei tempi supplementari. La NBA lo fa per 'per costruire una maggiore consapevolezza e comprensione delle regole e dei processi che governano il gioco. Inoltre, funge da meccanismo di affidabilità nei confronti dei fan e dei media che cercano chiarimenti dopo le partite'. Immaginate l'applicazione in Serie A di un meccanismo teso a fare chiarezza se c'è 'confusione/incomprensione sull'applicazione della regola pertinente tra squadre, media e/o fan')

Perchè se il designatore Rocchi afferma “Non ci tiriamo indietro da eventuali errori, peraltro di ieri sono assolutamente soddisfatto, una giornata ottima per noi”, un sorriso lo fa scappare. Tanto vale seguire un’altra dichiarazione, quella di Casarin:

“Il VAR comunque serve molto, il regolamento è chiaro: bisogna togliere gli errori. E se tu li togli, va bene. Il punto debole dell'arbitro è quello di pensare di non sbagliare mai, a volte invece senza il VAR si farebbero cazzate”