Napoli calcio - L'editoriale di Alessandro barbano sul Corriere dello Sport:
"In questa vicenda non ci sono vincitori. Quando un calciatore come Insigne divorzia nel modo che sta per accadere, il primo sconfitto è il club. Perché si rende visibile che la fedeltà ai colori sociali non vale nulla e che il patto fiduciario tra società e atleti è inesistente anche per un campione che ha segnato un’epoca. È un danno morale, ma anche commerciale. Perché l’attaccamento alla maglia è un valore nell’impresa calcistica. È vero che è finito il tempo dei Rivera, degli Antognoni e perfino dei Totti, ma il divorzio di un trentenne all’apice della carriera, che non lascia per la Juve, per il Barça o per il Real, ma per andare a giocare a Toronto, è una figuraccia per il Napoli. Giocare in America è una rinuncia a competere nel calcio che conta, dove il fantasista azzurro, grazie alla sua tecnica e alla sua intelligenza, avrebbe ancora molte cose da dire"