Ultime Coronavirus - La fine della pandemia ha prodotto il trionfo della movida: tornata a pieno regime ieri notte, anzi a livelli più intensi del pre-Covid. Mergellina e centro invasi da auto in coda fino alle 4 di mattina e vicoli strapieni, diventati «muri umani». Centinaia gli assembramenti. Fioccati controlli e multe da parte delle forze dell'ordine.
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Secondo quanto riporta Il Mattino:
"Preoccupazione nella «sempre più violenta via Falcone commenta Mauro Boccassini, presidente del comitato civico di zona Dopo le gravi violenze di venerdì, ieri mattina ho trovato dei nuovi fazzoletti pieni di sangue sul muretto del Belvedere. Mi chiedo cosa sia successo». Altra costante, che accomuna residenti e gestori dei bar, è la perplessità sui provvedimenti di Comune e Regione: il primo, che aumenta lo spazio di occupazione di suolo dei locali, «impedisce il passaggio per le strade». Il secondo, che impedisce l'asporto di alcolici dopo le 22, «favorisce gli assembramenti all'esterno dei locali». Si sente il bisogno di festeggiare, ora che il Covid sembra all'angolo. A via Caracciolo un'auto sfrecciava sul marcipiedi nel tentativo di evitare un traffico da brividi: due arresti. Notte di verifiche al Vomero per la Polizia Municipale del Capitano Frattini: sanzionati 2 bar per drink da asporto oltre le 22.00 e 2 cittadini che bevevano in pubblico. Terzo verbale per un cittadino senza mascherina. Folla in via Bisignano. Vico e vicoletto Belledonne sono una muraglia di corpi alle 23 come all'una e mezzo. Distanziamento sociale zero fino a tarda notte anche in via Petrarca, all'esterno del locale Cimmino, dove alle 3 era impossibile passare, visto il «muro di ragazzi». Non si studia, non si va a scuola, non si parte. Le limitazioni residue della pandemia sono un invito alla vita notturna. E il fatto pesa in una città con una densità abitativa record. Così «il centro è preso d'assalto dice Gennaro Esposito, presidente del Comitato Vivibilità Cittadina Delirio ovunque sabato ai Quartieri Spagnoli, via Nilo, Bellini. Multe e controlli a Calata Trinità Maggiore. Il divieto di assembramento esiste come regola, ma nei fatti è scomparso. L'aumento delle occupazioni di suolo pubblico ha ristretto gli spazi. La densità abitativa di Napoli non consente distanziamento. Servono altre restrizioni»".