Ultime notizie calcio - Claudio Galimberti, noto ultras tifoso dell'Atalanta, ha scritto una lettera indirizzata al presidente dell'Atalanta Percassi per sospendere il campionato visti i tanti morti causati dal Coronavirus nel bergamasco. Ecco degli estratti riportati dal Corriere di Bergamo:
"Riscopro con prepotenza che il cuore scoppia di amore e di dolore per Bergamo, vedere la città che soffre in ginocchio, che combatte negli ospedali contro la morte ogni giorno è atroce e doloroso, a Bergamo mancano pure le bare! Riflessione normale e spontanea poter pensare che sia possibile per l’Atalanta che il campionato finisca qua. Magari non sarà fattibile, ma io voglio pensare che la nostra Atalanta, per quanto la amiamo, sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio. So che questo va contro i suoi interessi economici, ma so anche che lei è uomo di fede. E non importa perdere tre a zero a tavolino ogni partita: Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra! Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità, vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e che per Bergamo ha dato la vita. Il parere è solo personale, ma conoscendola un po’ sono sicuro che lei possa pensarla come me: questa unica già storica strage cittadina merita un’altrettanto unica e storica decisione".
Tale lettera ha inevitabilmente aperto il dibattito nel tifo bergamasco, spaccato tra chi condivide il pensiero di Galimberti e chi è favorevole a riprendere a giocare, come l'ex sindaco di Bergamo Tentorio:
"Nutro molto affetto e stima per il Bocia, ma non mi trovo assolutamente d’accordo sulla sua proposta. Ho letto la sua lettera, ma questa idea non mi piace perché ognuno deve fare il proprio mestiere. L’Atalanta ha degli obblighi ben precisi nei confronti dello sport, della città e dei tifosi. Immagino che gli abbonati non sarebbero contenti della soluzione che suggerisce".