Il Napoli negli scontri diretti con le migliori di Serie A ne esce tutto sommato in maniera più che soddisfacente.
Sono 10 su 18 i punti raccolti dal Napoli contro le titolate (almeno sulla carta) ad occupare le prime posizioni in classifica.
Tre le vittorie contro Milan, Juventus e Lazio, un pareggio contro la Roma, e le sconfitte subite da Inter e Atalanta.
6 i punti raccolti in casa con Juve e Lazio e 4 in trasferta contro Milan e Roma.
Se il raccolto dei punti è tutto sommato accettabile ma non da squadra da scudetto, le prestazioni nei big match possono ritenersi soddisfacenti.
Perfetto il 4-0 contro la Lazio in cui i biancocelesti sono stati surclassati sotto tutti i punti di vista. Male la parte centrale del match contro l’Inter. Un 3-2 che ha visto gli azzurri all’altezza della situazione nella parte iniziale e in quella finale della partita in cui hanno quasi ribaltato il risultato, ma che oggettivamente hanno sofferto per il resto della gara.
Ottima anche l’atteggiamento contro la corazzata dell’Atalanta. Un match a tratti entusiasmante degli azzurri decimati dagli infortuni, ma che è valso solo per la gloria con i tre punti che sono andati agli uomini di Gasperini.
Sufficiente la prestazione contro la Roma all’Olimpico. Uno 0-0 senza reti tra due squadre che se le sono date di santa ragione per 90 minuti più recupero senza riuscire a prevalere.
Buona la reazione contro la Juventus che passa in vantaggio al Maradona ma alla fine il tabellino dice 2-1 per gli azzurri.
Grande prestazione anche a San Siro contro il Milan. Partita approcciata benissimo e letta alla grande da Spalletti. Probabilmente i tre punti più importanti di questa prima metà di campionato.
Un ruolino di marcia, tra risultati e prestazioni, da tranquilla qualificazione Champions ma non da scudetto.
A testimoniarlo sono i 7 punti di ritardo dall’Inter, tenendo conto che i nerazzurri hanno portato a casa 9 punti negli scontri diretti (1 in meno del Napoli e 3 proprio contro gli azzurri) eppure sono saldamente in testa alla classifica.
Numeri che portano ad una conclusione inconfutabile. Il problema del Napoli non sono gli scontri diretti, ma le partite sulla carta abbordabili.
Le due sconfitte al Maradona contro Empoli e Spezia ne sono la prova evidente.
Inutile avere un buon rendimento contro le grandi se poi si cade contro le piccole.
Un motivo in più per non concedere agli azzurri l’attenuante degli infortuni. Nonostante le tante assenze, il Napoli ha saputo tenere botta anche contro le grandi corazzate nonostante le numerose assenze, per poi cadere in maniera imbarazzante con squadre di bassa classifica.
Numeri che indirizzano il problema lontano dagli infortuni o da una rosa presumibilmente non all’altezza, e che ci portano al solito, endemico difetto degli azzurri che non riescono a trovare quella mentalità vincente che ti fa vivere ogni partita come una finale.
C’è chi dice che vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta.
Magari vincere per il Napoli non sarà mai, per una questione genetica, l’unica cosa che conta. Ma almeno si provasse a capire che ha una certa importanza.
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