Spalletti: "Giocheremo 4-2-3-1, vorrei un Napoli sfacciato e di scugnizzi! Insigne, Koulibaly e Fabian vorrei tenerli. Entrare in Champions la mia ossessione, EL un obiettivo! Su Emerson..." [VIDEO]

Primo Piano fonte : dal nostro inviato a Castel Volturno, Claudio Russo
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Luciano Spalletti presentato ufficialmente dal Napoli in conferenza stampa! La diretta della conferenza stampa di Luciano Spalletti con il Napoli calcio

Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale della conferenza di presentazione di Luciano Spalletti quale nuovo allenatore del Napoli. Il nuovo mister azzurro parlerà a partire dalle ore 15 dalla sala stampa del KONAMI Training Center di Castel Volturno.

Luciano Spalletti Napoli

Luciano Spalletti, conferenza stampa con il Napoli

  • Dalle ore 15 tutte le dichiarazioni di Luciano Spalletti

16.11 - "Il 4-3-3? Può essere, io ho parlato di 4-2-3-1 come base in funzione della palla agli avversari. I due mediani con i due centrali formano un quadrato che viene abbastanza scontato e difficile nel farci girare palla dietro, Di Lorenzo in Nazionale spesso fa il terzo centrale e si alza il terzino sinistro: l'essenziale è non tirare a campare, tirare a vivere. Lozano? M'ha buttato fuori dalla Champions League con l'Inter, fu una delle sue accelerazioni a crearci problemi dopo aver fatto una buona partita"

16.09 - "Una promessa a De Laurentiis e ai tifosi? L'impegno, mi impegnerò al massimo e cercherò di far impegnare tutti al massimo. Con De Laurentiis l'impatto è stato buono, mi trovo bene con chi dice ciò che pensa. Rispetto a chi pensa ciò che può dire, ad esempio. Le cose te le dice in faccia, io sono a posto. Un matrimonio lungo? Magari faccio rispondere a lui (ride, ndr). Lunghissimo, io spero. Però le cose bisogna farle bene, sempre. Ho i miei punti di vista"

16.07 - "Insigne e Lozano falsi nueve? Insigne sa fare questo ed un'altra cosa, come Zielinski e Lozano. Può essere una soluzione importante, negli spazi stretti. Poi è chiaro che dipenderà dall'avverasrio. Bisognerà essre bravi nello stretto. Le squdare che giocheranno con noi si prepareranno e ci daranno pochi spazi"

16.06 - "Politano e Manolas possono darmi un contributo? Non lo devono fare per me, ma per loro e per i compagni di squadra. Mi aspetto che diano il massimo sempre, e che siano a disposizione per aiutare i compagni. Ai ragazzi sui contratti voglio dire una cosa: i contratti ci fanno essere del Napoli per un numero di anni, in questo ambiente qui le vittorie ed i risultati possono farci entrare nella storia del Napoli per sempre"

16.04 - "Il rapporto con la città? Ogni qualvolta sono venuto qui a Napoli, l'ho sempre trovata piena di iniziative e movimento. Non mi viene la parola, una città emozionante. Non ci sono stato per lunghi periodi, ci sono stato per poco tempo ma quando ho potuto sono andato a trovare amici ad Ischia. Probabilmente non sono uno adatto a viaggiare per via Toledo di continuo, o in piazza del Plebiscito: farò una vita molto focalizzata, preferirei che in strada ci fosse la felicità dei napoletani"

16.02 - "VAR? È perfetto, quando vedo le partite di B senza VAR è capitato l'episodio e mi dicevo che l'avrebbero messo a posto. Mette a posto tante situazioni. I falli di mano? Se si prende il regolamento che dice bene quali siano le dinamiche, bisogna dargli anche un po' di interpretazione. Ho sentito parlare che tra gli arbitri si possa giocare anche a calcio, per me è fondamentale per fargli capire il punto di vista opposto. Però si è fatto passi avanti da gigante"

15.58 - "Meret? Non ha giocato, ma lui ed Ospina sono due grandi portieri e due nazionali. Siamo contenti di avere due portieri di questo livello qui, ci sarà bisogno di gestire molte partite e di gestire gli stress momentanei dei match. Si ha bisogno di venti giocatori forti più tre portieri, averne due di grande livello è un vantaggio"

15.57 - "Non si possono fare paragoni con Mourinho, l'ha detto lui e ha ragione (ride, ndr). José motivazionalmente è uno dei più bravi: le frasi le usano tutti, ne abbiamo una sulla casacca d'allenamento. È un richiamo a tutte le cose che dicevamo prima, i giocatori questo fatto di sentirmi dire come motivarli non mi piace tantissimo: se vuoi giocare con noi, ti alzi e ti dai motivazioni. Non sei un professionista di livello se hai la mente debole, un calciatore forte ha la mente forte, la testa forte. Io non motivo nessuno, tu vieni motivato perchè giochi nel Napoli"

15.55 - "I giocatori? Loro sono già in debito con me, tutti (ride mentre De Laurentiis accenna alla Champions League, ndr). Il motivo glielo racconteranno i calciatori, io lo dirò a loro (De Laurentiis continua 'sono in debito con me, con te e con i tifosi')

15.54 - "Cosa m'è piaciuto degli Europei? Ci sono stati diversi calciatori che mi sono piaciuti, anche di quelli che non sono tanto famosi e noti. Però non si fanno i nomi, i nomi si fanno dei nostri calciatori. Però le partite sono state tutte lottate, ho visto squadre organizzate e partite vive fino in fondo"

15.52 - "Un piano B se partissero Koulibaly, Fabian, Insigne? Terrei volentieri per avere con me i giocatori attuali, poi ci sono altre valutazioni da fare. Ora è il tempo di Giuntoli, è lui a fare il mercato"

15.48 - "Il supporto del pubblico? C'è bisogno di dire che lo stadio Maradona pieno di tifosi è differente da quelle partite in cui si sentiva il rumore della palla?"

15.47 - "Modulo 4-2-3-1 o cambio? Il 4-2-3-1 è la base, poi se si parla di calcio attuale le squadre più brave hanno fatto vedere la qualità dei calciatori. Contano loro, fanno loro la differenza. Il 4-2-3-1 poi si modella col possesso palla, quasi tutte ora vanno ad occupare le due piazzole sulla linea difensiva avversaria aperte sulle fasce. Per quello che hanno detto le novità degli ultimi tempi, si va alla ricerca dello spazio sulla trequarti senza preoccuparsi della palla. Questo continuo affittare dei pezzi di campo lì per lasciarli ad altri: è qui che si fa la differenza, nel sostituirsi nei ruoli, in questa rumba delle posizioni mantenendo comunque l'ampiezza. Da lì puoi pensare alla difesa a tre, pure: in Italia siamo sempre stati attenti ad avere più uomini in costruzione, non più giocatori in zona trequarti sopra la palla. L'Atalanta ci ha insegnato, è la squadra a cui bisogna fare complimenti per troppi motivi: per il calcio che fanno, per i giocatori che prendono, per come si comportano perchè hanno un progetto bello chiaro. Noi si parlava di avere più uomini in fase difensiva quando si perde palla, loro parlavano di avere più uomini per recuperarla più avanti. Bisogna rendersi conto delle potenzialità a disposizione, far somigliare il comportamento della squadra alle doti dei calciatori è qualcosa a cui penseremo"

15.43 - "Che Napoli vedremo? Dovremo essere bravi a fare un po' tutto, se si va a vedere quelli bravi come Liverpool, Manchester City, Barcellona e Real Madrid si vede che hanno dei momenti dove tornano a casa tutti e si mettono davanti alla linea difensiva a fare blocco squadra. Qualche volta lo fanno per tattica, per attaccare gli spazi, abbiamo citato la Nazionale che ha avuto la qualità di sapersi adattare contro la Spagna. È chiaro che però il passaggio fondamentale diventa questo qui, che si faccia tutto a livello di squadra e non in modo disunito e sbrindellato in giro per il campo. Bisogna essere tutti in trenta metri, riuscire ad essere aggressivi e cattivi quando si avanza per pressare, avere metri a disposizione in cui difendere. La partita è uno spazio di tempo, che va riempito di cose. E ce ne vanno messe più, non una sola. Come voi quando fate gli articoli, non può scrivere di una sola cosa ma di tante. Se poi rimangono degli spazi, bisogna chiedere supporto a qualcuno e questo qualcuno deve fare qualcos'altro: non devo caricarlo di responsabilità se certi compiti spettano a me. Il gol è importante, come il lavoro sporco, la fase difensiva, vincere qualche contrasto: permette ai compagni di avere meno metri da coprire, più fiato e più possibilità di trovare gli spazi giusti per gli attaccanti"

15.40 - "Osimhen ed i margini di crescita? Non vedo perchè non dovremmo far bene con la rosa che abbiamo, entra nel discorso che abbiamo fatto prima. Victor è uno che attacca la profondità, ora va di moda venirti a prendere in pressing sul portiere e con i difensori sulla linea laterale. Lui dentro gli spazi è uno che ha grandissime caratteristiche, è un calciatore che sa far gol, che si danna per la squadra. È uno di quelli a cui interessa coprire quegli spazi e quei metri per non lasciarli agli altri. La sua roba se la porta a casa da solo, di quello che deve fare: è un attaccante forte, come Mertens, Petagna. Ci vorranno tutti per arrivare in fondo, le distanze da colmare sono ampie"

15.38 - "Emerson Palmieri mi piacerebbe? Non posso rispondere, ma è possibile che l'abbia sentito"

15.37 - "Come far rendere al massimo i giocatori che hanno giocato un po' di meno? Io prenderei un allenatore convinto di incidere sulla qualità dei calciatori, a patto che ci siano. Conosco molto bene lo staff del Napoli, tra cui Giuntoli che è delle mie parti e nel linguaggio mi è più facile (ride, ndr). Se loro scelgono un calciatore per il Napoli, mi sembra dura che lo sbaglino completamente. Ci può essere un periodo di difficoltà, ma noi si cerca di andargli a trovare quelle motivazioni che poi gli permettano di far vedere tutto il loro valore. È un percorso giorno dopo giorno, mettere bene il primo passo e poi gli altri per iniziare un lavoro sperando di non andare mai indietro"

15.35 - "Inter-Juventus del 2018 e scudetto scippato al Napoli? C'è stato un cambiamento nella classe arbitrale di recente, io ne conosco molti perchè sono abbastanza anziano: per me diventa difficile andare a sindacare su ciò che può essere un episodio, ne ho ricevuti a favore e contro. Ho fiducia e mi fido di queste persone che ci sono adesso, sono quelli che mi hanno arbitrato quando giocavo e con i quali ho un buon rapporto, amichevole, dentro la professionalità. Sotto questo aspetto non posso aiutarla"

15.31 - "Al Napoli è mancato coraggio? Il presidente ha fatto bene a dire quando m'ha contattato, quando gli ho dato disponibilità aggiungendo che avrei preferito partire da adesso, da inizio stagione. Gattuso ha fatto un lavoro splendido, gli dò merito anche perchè lo conosco bene e so quelli che sono i suoi credo calcistici. Gattuso è passionale, ci mette sentimento ed io ogni volta che l'ho affrontato ho visto un allenatore che sa fare il suo mestiere. Per ciò che è successo, non saprei. Alla fine è mancato un risultato, i ragazzi hanno vinto tante partite e per una differenza reti si rimane fuori: hanno pedalato forte, hanno fatto grandi cose nel girone di ritorno sebbene  volte ci sono momenti in cui si trovano squadre che hanno meno da dire, ed altre che non hanno da dir niente e che poi fanno grandi partite. Noi dobbiamo stare attenti, e credere di avere le potenzialità di guardare in faccia qualsiasi avversario"

15.28 - "Europa League obiettivo? Ci tengo molto, come alla Coppa Italia, al campionato, alle partite amichevoli. Ogni allenamento mette un premio giornaliero, che è piccolo ma se ci si allena bene per sette giorni alla fine la partita la giochi meglio. Si parte da lì, e tengo a farci bella figura ogni volta che entra in campo il Napoli perchè rappresentiamo la città sportivamente, si fa sul serio e non si snobba niente. Sono abituato in campagna, quando si va nel bosco ci sono gli animali: quello più feroce, anche per mangiare quello più piccolo, ci mette tutta la forza che ha e non la dosa mai. Non c'è una maglia per le amichevoli e una per le altre partite, ce n'è una sola e quando la si indossa si fa sul serio"

15.27 - "Un aggettivo per il mio Napoli? Dobbiamo mettere in campo un calcio che somigli alla città, che ne siano orgogliosi gli sportivi. Come aggettivo mi potreste aiutare, vedere una squadra sfacciata mi piacerebbe, di scugnizzi che credano nel proprio talento e che vadano a metterlo in pratica su qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario"

15.25 - "Mercato? Bisogna essere pronti a vedere quello che succede, abbiamo uno staff e delle persone addette ad essere pronte a prepararsi su ciò che potrebbe avvenire, come in tutti i club di Serie A. Io col presidente ho parlato più volte, dopo aver firmato il contratto. È chiaro che tra di noi ci si dice qualcosa in più, ma per il momento non lo possiamo raccontare. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria, vista la qualità che abbiamo al di fuori della squadra ma nel Napoli, si va a occupare tutte le caselle e quello spazio che una partita di calcio vuole. Ci dobbiamo mettere tutte le cose giuste nello spazio di una partita"

15.20 - "Dieci giorni fa De Laurentiis ha parlato del futuro del club utlizzando la parola salvezza ed ammiccando alla Champions League? Mi sembra che il presidente abbia toccato i tasti giusti, mettere a posto i conti ed ambire alla Champions League. è chiaro che la prima qualità deve essere quella di avere calciatori forti, per tornare tra le prime quattro. Entrare in Champions sarà la mia ambizione, la mia ossessione, perchè Napoli è la città che ha più napoletani in giro per il mondo ed è la cosa che conta di più. Terrei tutti i calciatori che ho a disposizione perchè mi starebbe bene così? Era un tentativo di fare un complimento a tutti quelli che hanno creato questa squadra, è una squadra forte: cercheremo di costruirne un altro altrettanto forte, lavoriamo per questo" 

15.18 - "La serie tv su Totti cosa mi ha lasciato dal punto di vista narrativo? Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction, ma posso assicurargli che aveva i contenuti per farla anche su di lui, mi dispiace che non abbia avuto grande successo e che abbia ricevuto critiche. Se me l'avessero detto prima, un paio di scene per fargli fare il pieno ce l'avevo: bastava far vedere quelle per completare. Non mi sottraggo nel parlarne, ci sarà spazio anche per le cose meno importanti. Ora però è importante parlare del Napoli, di Napoli e dei calciatori. Dopo, le cose meno importanti"

15.16 - "Cosa chiedo a me stesso? Io ho tutto, mi sveglio sempre in forma alla mattina, preciso. Poi mi deformo in base a chi mi ritrovo davanti (ride, ndr). Per me non chiedo niente, chiedo solo per il Napoli. Mangio una bistecca al giorno, non ho bisogno di una mucca (ride, ndr). Io sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli, e per fare quanti più risultati possibili: è quella la possibilità che ho di rimanere una persona forte per Napoli. Napoli è piena di uomini che hanno lasciato il segno, nella sua storia, e Napoli ama come nessuno quelli che sono i propri eroi. Io e la mia squadra vorremmo diventare delle persone ricordate dai tifosi e dalla città"

15.11 - "Insigne centrale nel progetto Napoli? Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui, che con voi, del nostro capitano. Però siccome ha sgrossato la domanda, ed io di Insigne ne parlo bene, si può fare: con Insigne ci ho parlato, gli ho fatto i complimenti dopo un gol in Nazionale. Gli ho detto che mi farebbe piacere questo percorso farlo con lui al mio fianco. Poi ci sono altre situazioni, e quelle le andremo ad analizzare quando lui ritorna. Complimenti a lui e a Di Lorenzo per l'Europeo spettacolare, ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica e possiamo aggiungere anche i complimenti a Di Lorenzo: è un giocatore completo, forte fisicamente e presente che si adatta a fare tutto, e lo fa tutto in maniera di qualità. E si fanno i complimenti anche alla Nazionale, a Mancini per la squadra che ha allestito, è abbastanza visibile che assomigli più ad una squadra che non ad una selezione di giocatori: è visibile che molto del suo tempo per allenare lo spenda di là alla metà campo. Non li ho mai visti allenare, ma credo che molti allenamenti siano stati fatti per fare gol ed un calcio offensivo. Gli vanno fatti i complimenti, anche se nell'ultima partita ci si è trovato il pelo nell'uovo: è lì che ha fatto vedere la sua completezza, non poteva fare altrimenti perchè avrebbe allungato le linee. La Spagna ha fatto vedere di essere i più bravi al mondo nel palleggio, l'Italia l'aveva fatto vedere in precedenza e c'era il rischio di essere trascinati a ripetersi, senza fare altre cose"

15.09 - "Far tornare la passione ai tifosi? Solo una strada ed una possibilità, il calcio giocato lo dobbiamo accostare ai risultati perchè non c'è altra strada. Ai tifosi quello che gli dai, te lo rendono con gli interessi. È un progetto importante allenare il Napoli, mi piace lo slogan 'Sarò con te', mi piace particolarmente perchè è un segnale, un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare nelle squadre e tra i calciatori. È una mano che ti tende la città, una mano forte che noi dovremo stringere forte per provare ad arrivare lontano, per dimostrare di meritare di saper vestire questa maglia: questa è una squadra della città, qui sono quasi tutti tifosi del Napoli e quindi noi dobbiamo restituire l'amore e l'affetto con il comportamento e la disponibilità in campo"

15.05 - "Ho avuto modo di stare un po' a casa, per quelli come me le cose sono facili: si sta con la famiglia, si guardano le partite e si vive in campagna. Questo lavoro mi piace, mi crea sempre dei battiti forti al cuore stare dentro lo spogliatoio ed in un campo ad allenare i calciatori. Qui sono stato contento dal primo momento in cui mi è stato detto, il Napoli è una squadra forte e la città è una città forte: completo il mio tour dell'anima, dopo Roma che è la città del Papa, dopo San Pietroburgo nella città degli Zar, a Milano che è la città della moda e della Madonnina, ora a Napoli. Io qui sono orgoglioso di venirci, siederò sulla panchina dove ha giocato Maradona ed è il tour dell'anima perchè ci ha giocato lui e perchè Napoli è la città di San Gennaro. È la città dove calcio e i miracoli sono la stessa cosa"

15.04 - "Il Napoli è forte, sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per capire quanto ne sia consapevole. Essere forte, se non sai di esserlo, a volte non completa quello che deve essere il tuo comportamento. Me ne renderò conto strada facendo, da quando me l'hanno detto che sarei stato l'allenatore del Napoli non gli ho levato gli occhi di dosso. È una squadra che mi piace, che mi somiglia, ma poi dobbiamo darci dentro"

15.03 - "Mertens? L'ho sentito il giorno prima dell'intervento ed il giorno dopo, ha detto che avrebbe piacere di passare a salutare tutti. Ma gli sarà concesso qualche giorno in più di vacanza per le visite post-operatorio"

15.00 - Spalletti: "Ci sarà tempo per conoscerci, se permettete vi chiedo chi è il più cattivo di voi (ride, ndr). Se le voci vengono dalla parte giusta sono più attendibili, io navigo a vista. Il raduno? Lunedì qui a Castel Volturno, faremo i test e le visite mediche. Sistemeremo la questione Covid, tamponi e vaccini. I nazionali all'Europeo verranno a Castel di Sangro. Zielinski, Lobotka ed Elmas? Verranno a Dimaro"

14.57 - In sala anche il presidente Aurelio De Laurentiis ed il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che salutano i presenti.

14.45 - Iniziano a prendere posto i giornalisti in sala stampa, adeguatamente distanziati.

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