Ultime notizie calcio Napoli - Mario Sconcerti, nel suo editoriale sul Corriere della Sera, ha parlato della situazione nel mondo del calcio dopo il caos fatto esplodere dal Coronavirus, soffermandosi in particolare sulla questione relativa al taglio degli stipendi dei calciatori. Un club, infatti, può essere costretto ad interrompere i pagamenti, con i calciatori che in tal senso sono tutelati, grazie ad una normativa interna, da una liberatoria di fine anno in cui confermano di essere stati pagati, pena la mancata iscrizione al campionato della società insolvente. Per ovviare a questo problema basterebbe trovare l'accordo tra Lega e Federcalcio. Nel caso in cui dovesse venir meno questo obbligo inizierebbe una guerra. Ecco quanto affermato dal noto giornalista:
"Non c’è dubbio quindi che anche i calciatori abbiano voglia di essere responsabili nella trattativa. Ma così com’è non c’è una trattativa possibile. Il popolo dei calciatori è vasto e complesso. Difficile chiedere lo stesso taglio per tutti, da Lukaku a Petriccione. Ma anche a Ronaldo e Bonucci. Un’idea potrebbe essere quella di fare tagli per zone d’ingaggio, una specie di scala fiscale. Più basso è l’ingaggio, meno forte è il taglio. Più in alto si va e più si interviene. Ma temo ci vorrebbe l'esercito".
Altro aspetto da non sottovalutare è quello legato al mercato. Le valutazioni dei calciatori crolleranno in Italia ma se ciò non dovesse accadere all'estero:
"Svaluterà anche l’Inghilterra? Svaluteranno Spagna e Germania? Se qualcuno resiste, se qualcuno verrà meno toccato dal virus e riuscisse a rimanere in piedi, potremmo perdere molti giocatori importanti. Comunque vada, il problema è comune e deve portare a parametri comuni. Il tetto agli ingaggi, la qualità dei tagli, devono essere concordati a livello europeo".
In caso contrario, infatti, un calciatore potrebbe evitare il taglio di stipendio semplicemente cambiando squadra.