Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una intervista a Marco Cattaneo su DAZN ripercorrendo le tappe dell'ultimo anno di Napoli con Spalletti. Ecco quanto evidenziato da CN24:
"Castel Volturno? Qui si respira aria di mare e siamo lontani dalle grandi città e quindi non è inquinata. Io ho fatto trivellare fino a 20 metri di profondità per vedere se ci fosse mai qualcosa (riferimento alla terra dei fuochi, ndr) e non ho mai trovato nulla.
Momento attuale? Siamo partiti con 11 risultati positivi, 10 vittorie e 1 pareggio, forse ci siamo un pochettino troppo basati su questa partenza come se fosse la Ferrari, che a Imola cade... Poi cominciano le varie avventure del Covid, Coppa d'Africa, tutta una serie di limitazioni che non rendono facile il lavoro. E poi considerare che non giochi da solo, ci sono almeno 10-12 squadre che si sono, rispetto agli anni scorsi, rafforzate. Io ho voluto vedere: come vengono allenati? Quanto si impegnano? C'è qualcuno che fa il lavativo? Ho visto dei ragazzi perfetti. Impegnati, che facevano torello, palestra, partitina. Nulla da obiettare: avere 25-30 giocatori di livello e avre una mosca zezze' che crei un probelma a tutti, è un'assurdità. Io è come se avessi fatto un super allenamento con tutti allenatori diversi.
Spalletti? Ha un contratto per due anni più opzione per un terzo anno a mio favore che non voleva firmare ma a casa mia si fa così. Poi, se a un certo punto, non ti va più di stare a Napoli perchè sei lontano da tua moglie e tua figlia, o non condividi la proprietà o lo stare a Napoli, vieni da me, siamo uomini di 73 anni e 62 anni, mi dai la mano e non succede nulla. Ho scelto sempre in prima persona, Spalletti l'ho scelto nel mese di gennaio dell'anno scorso. Andai a Milano nel suo bosco verticale di Milano di nascosto, era il 20 gennaio.
Ancelotti? Un fuoriclasse, ha avuto il torto di non essere simpatico ai napoletani. I napoletani sono difficili, se un allenatore prende la squadra per mano e va sotto la curva B e sotto la curva A che hanno due denominazioni precise ma due culture diverse tra loro, e li ringrazio della loro presenza, e alza le mani sotto di loro insieme ai calciatori, tutti dicono che è allenatore straordinario. Se uno non ha bisogno di tutto questo, magari ha vinto tutto, è chiaro che non avendo questa furbizia, risulta meno allineato o allineabile. Il tifoso napoletano o in genere va rispettato perchè ha sempre ragione anche quando ha torto. Vuole sempre vincere ed è giusto così. Allo stadio, dopo una settimana di difficoltà, o in uno stadio virtuale, si vuole sfogare e divertire. In quel momento sono tutti insieme in una causa comune. Sono per i giovani.
Sento sempre dire che i giovani devono andare in C per farsi le ossa, allora dico cavolo o lo vendiamo o lo facciamo giocare con noi. Non devo aspettare 28 anni per farlo giocare con noi. Io devo sapere se idoneo o meno al gioco del nostro allenatore.
Mi accusano, io voglio vincere lo scudetto ma i miei capelli bianchi mi dicono che alla lotteria è difficile vincere. Avremmo potuto vincerlo in questa stagione. Quando ho iniziato, ho detto che la priorità assoluta è il campionato, per arrivare tra i primi quattro per la Champions.
Milan? Mi diverto a parlare con Maldini, persona di grande livello e competenza. Educatissimo, cosa rara nel calcio.
Avevamo già firmato tutto con Zlatan, l'accordo c'era. Poi venne esonerato Ancelotti e al suo posto arrivò Gattuso che preoccupato dalla presenza, forse, importante di Ibrahimovic, mi chiamò e mi disse: "Si fidi di me, non abbiamo bisogno di Ibrahimovic perché...". E mi fidai". Chiamai Raiola e gli dissi che l'accordo era saltato e lui lo portò al Milan.
Cedere qualche prezzo pregiato? Vediamo un attimo, perchè a parlare sono tutti buoni però mettere denaro vedere cammello. Il Napoli spendeva il doppio dell'Atalanta già sei anni fa. Il Milan potrebbe essere un giusto riferimento. Il giusto riferimento non è il monte ingaggi ma la qualità dei calciatori. Mi sono sentito dire che magari prendo uno da una determinata squadra, ma io valuto le qualità morali e tecniche.
Kvaratskhelia? Difficile da pronunciare e marcare.
Bari? Popolo straordinario ma se ne occupa Luigi mio figlio. C'è un regolamento della Federcalcio ma non sono d'accordo. La UEFA permette ad un figlio e ad un padre di avere due club che partecipano alle coppe europee. Se continuerà ad esistere questa autoritaria di Gravina e noi non riuscissimo a vincere i ricorsi in atto, ce ne faremno una ragione ed entro il 2024 il Bari sarà venduto. Cercheremo di portarlo in serie A, perchè ha un milione e duecentomila tifosi. E' l'ottava squadra italiana per tifosi".