Cdm - Bilancio economico positivo per il Napoli: è il nono anno di fila! Ecco da dove provengono i 20 mln di utile

Come riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, il Napoli si avvia a chiudere in positivo il nono bilancio consecutivo, nonostante la prematura uscita dalla Champions di quest'estate. Poche squadre del palcoscenico europeo sono ai livelli del Napoli, in termini di bilancio. Al 30 giugno scorso, l'utile registrato si aggirava intorno ai 20 mln di euro. Per altro un enorme balzo in avanti rispetto agli 8 mln dell'anno precedente. Come si è arrivati a questi numeri? Si va dalla maxi plusvalenza realizzata con la cessione di Cavani al Psg — una roba da 64.399.084 euro — a un valore della produzione che ha registrato, sempre al giugno 2014, un incremento netto del 56% circa rispetto all’esercizio precedente. Nel dettaglio, «le plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori hanno segnato una crescita del 119%; i proventi da cessioni diritti tv (Campionato, Coppa Italia e amichevoli) un incremento del 3%; gli altri ricavi e proventi diversi una crescita del 67%; i proventi rivenienti dalle competizioni internazionali (ricavi da gara e diritti tv), grazie alla partecipazione alla Champions, hanno registrato un incremento di circa il 500%; i ricavi da gare in casa (Campionato, Coppa Italia e amichevoli) hanno registrato un incremento del 10%». I ricavi da cessione temporanea dei calciatori hanno registrato invece «un decremento del 43%; i proventi commerciali e royalties, e i proventi da sponsorizzazione un calo del 2% circa». Per quanto riguarda i ricavi dalla vendita di biglietti e abbonamenti per assistere alle partite della squadra, «si registra un aumento del 43% circa». 
Sulla composizione dei ricavi la prima voce è ovviamente quella relativa ai diritti tv: 104,9 milioni, dato in crescita di 39,5 milioni rispetto al 30 giugno 2013. Evidentemente la governance del club ha ben operato sotto il profilo economico. Niente debiti con le banche e un patrimonio netto di 72.316.563 euro. Situazione florida al punto che il cda — la cui composizione è riportata nella tabella a sinistra — si è potuto permettere compensi complessivi «per un totale di 5.512.500 euro al netto degli oneri previdenziali e contributivi ed al lordo delle imposte». Che, per la cronaca, «sono stati liquidati tutti entro la data di chiusura del presente bilancio».