A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mirko Taccola, allenatore Scandicci ed ex calciatore di Napoli e Inter. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni.
Quale errore non deve commettere il Napoli per rivivere una stagione come quella dei rossoneri quest’anno? “Il Napoli ha dimostrato di avere un organico importante, anche se qualcosa verrà cambiato la prossima stagione considerando le evoluzioni che il mercato saprà favorire. Tuttavia, la società ha già dimostrato di saper invertire eventuali malcontenti legati proprio alle cessioni. L’estate scorsa ne è piena dimostrazione. Inoltre, sarà fondamentale, per i calciatori, non lasciarsi contagiare dal grande entusiasmo dell’ambiente. C’è il grande rischio di appagamento e qualche cambio non sarebbe certo un male”.
Dove dovrà intervenire il Napoli per poter continuare nel suo percorso di crescita? “Molto dipenderà da chi andrà via. Il mercato del Napoli si baserà molto sull’esigenza di sostituire i calciatori che potranno lasciare il club. Ciò detto, credo che la squadra abbia bisogno dell’inserimento di tre o quattro giocatori di spessore per poter aumentare la competitività della squadra”.
Ritiene che la gara contro i nerazzurri sarà l’occasione per concedere ulteriore spazio a chi, invece, ne ha goduto meno durante la stagione? “Potrebbe ripetersi una tendenza già vista all’ultima di campionato. Tuttavia, a Monza sono caduti in parecchi e la sconfitta di domenica scorsa può non essere casuale. Mi sembra giusto concedere spazio a chi, sinora, non ha potuto godere di considerevole minutaggio. A tal motivo, per una squadra rodata nei propri meccanismi come il Napoli è innegabile risentire dei diffusi cambi di formazioni a cui abbiamo recentemente assistito”.
Roma e Juventus hanno possibilità di conquistare una finale europea tutta italiana? “Una finale tutta italiana, dopo la presenza dei nerazzurri ad Istanbul, sarebbe una grandissima cosa per il calcio italiano, ed una rivincita dopo anni di sofferenza. Sono due squadre, Roma e Juventus, che non giocano un grandissimo calcio, ma il bottino di punti in campionato è stato di tutto rispetto. I bianconeri, al di là delle penalizzazioni, sono la squadra che ha fatto meglio dopo un Napoli irraggiungibile. Mourinho, invece, ha saputo guidare la squadra ben oltre le aspettative e la competitività di una rosa forse non adeguata ai grandi obiettivi”