Aurelio De Laurentiis ha rilasciato altre dichiarazioni allo stadio San Paolo: "Mi piacciono i nuovi spogliatoi, ora bisogna ottimizzarli, metterli a punto e collaudarli perchè dietro l'angolo ci può essere sempre l'intoppo perchè è chiaro che quanto fai dei lavori non tutto può funzionare alla regola. Fare le cose all'ultimo è una prerogativa di Napoli. Mio padre è andato via da questa città negli anni trenta e non ci è più ritornato se non casualmente. Aveva sempre questo problema che quando incontrava i napoletani non mantenevano mai temporalmente gli impegni. Nel cinema c'è disciplina, altrove non esiste: a Napoli manca proprio del tutto anche se qui ci sono tantissimi imprenditori di altissimo livello che hanno il braccino corto e non vedo allo stadio da 15 anni. I lavori fatti li conoscevo su carta, diciamo che rispondono a quello che avevamo concordato. La gara di domani è insidiosa perché se non la si prende, come ho detto, di petto, si può rischiare anche di avere delle brutte sorprese. Turnover? E' sempre stato un mio punto fermo fin dai tempi di Sarri, per questo io e lui non andavamo d'accordo. Evidentemente la sicurezza e l'esperienza internazionale di Ancelotti gli permette di puntare sul turnover. Mi intrigano tutti i calciatori vecchi e nuovi: Lozano è fortissimo come Di Lorenzo, Manolas ed Elmas. Siamo l'unica squadra che ha tre portieri con le strapalle, ma nessuno mai lo dice. Non è che abbiamo un portiere e poi la riserva e una sotto riserva. Abbaimo tre prime scelte con delle specificità diverse, questo dà anche una serenità a società ed allenatore. Del portiere non si parla mai, ma è il primo calciatore ed è determinante"