Marek Hamsik, Dalian Yifang, Napoli. I tre protagonisti di un film che Aurelio De Laurentiis, forse, sarebbe ben felice di produrre e distribuire in giro per le sale dei cinema. Fino ad un certo punto, forse. Perché lo spettacolo a cui stiamo assistendo - e che rischia di durare per altre tre settimane -, ce lo ricorderemo per tanto tempo, tra garanzie venute meno all’ultimo e tweet con definizioni ‘cinesi’.
Assente oggi a Castel Volturno, la mente dello slovacco è già proiettata alla Cina: dopotutto sono stati salutati compagni e amici, con la prospettiva di almeno ventisette milioni di euro da incassare. Il tweet pubblicato ieri sera dal Napoli non è una chiusura dell’affare, come auspicato dai più romantici ed attaccati alla cresta del numero 17. È più un appunto - giusto - nei confronti di chi lo vuole acquistare. Basta cambiare una condizione, e l’affare si chiude: poche chiacchiere, le cose stanno così.
D’altronde Hamsik ha trovato il suo accordo, così come il Napoli: mettendo da parte le ragioni del cuore, la situazione è ben delineata e - dando uno sguardo cinico - non sembrano esserci altre ragioni per la permanenza di Marek a Napoli. La storia, a questo punto, non può non chiudersi. Ne risentirebbe l'immagine generale dei protagonisti, insomma ci rimarrebbero male (quasi) tutti:
di Claudio Russo (@claudioruss)
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