Le maglie del Napoli di Maradona nella storia: sponsor, trame e colori, il racconto [VIDEO CN24]

Editoriale  
Le maglie del Napoli di Maradona nella storia: sponsor, trame e colori, il racconto [VIDEO CN24]

La storia delle maglie del Napoli di Diego Armando Maradona

Napoli Calcio - Diego Armando Maradona non c'è più, la sua scomparsa ha segnato il mondo del calcio nella sua interezza. In ogni angolo del globo si parla di lui, delle sue gesta in campo, del suo essere campione, del soffio di vento con quale accarezzava il pallone rendendolo atto di una storia già scritta. Dalla Serie A, fino a Lionel Messi, dalla città di Napoli all’Argentina intera, sono stati tanti gli omaggi a El Pibe de Oro, deceduto il 25 novembre a 60 anni.

Le maglie di Maradona

E' da questo momento che si è scatenato un mercato particolare, che vive in fermento per le occasioni, quello dei collezionisti. Su diversi siti di vendita, infatti, si contano numerosi articoli pronti ad essere ceduti a cifre incredibili. Partendo dalle maglie da gioco: la più costosa viene venduta a 300 mila euro, in alternativa è possibile acquistarla offrendo 450 mila euro: marca Nr, con sponsor Mars, è stata indossata da Maradona contro il Lecce, il 9 settembre 1990. Un'altra è stata, invece, venduta a 50 mila euro. Si tratta della tipica divisa azzurra della Nr, con sponsor Buitoni. Un'altra ancora a 30 mila euro. Altre versioni Nr, con lo sponsor Mars, si trovano tra i 25 e i 15 mila euro.

Maglie scudetto Maradona

Ma ripercorriamo la storia azzurra di Maradona attraverso le sue maglie:

1984-85 - Le maglie diventano storia e indossate dal Pibe de Oro assumono un valore, non solo economico, ma proprio simbolico, di grande rilievo. La prima stagione del Napoli di Maradona (1984-85), dopo un girone di andata mediocre, fu conclusa con una posizione di centro classifica solo nelle ultime giornate di campionato. Era un Napoli che indossava una maglia con sponsor Cirio. Tre i colori: azzurra, bianca e gialla con numero in pelle e decorazioni nel colletto bianche e azzurre.

84-85

1985-86 - La stagione 1985-86 finì col Napoli al terzo posto, alle spalle di Juventus e Roma. Nel 1985 si accorciano le maniche, la maglia si trasforma e il colore resta azzurro cielo: quello immortalato nella storia, la stagione successiva, con la vittoria del primo scudetto. Azzurra, bianca e rossa, erano questi i colori. La prima, l'azzurra, era in più versioni: lana pensate, più leggera o a costine con sponsor Buitoni più piccollo. Il numero è cucito nella classica versione zig zag all'interno: bianco nella versione azzurra, azzurro nella verione bianca. Sulla bianca, lo sponsor Buitoni era in rosso.

85-86

1986-87 – Tre colori: azzurra, bianca e rossa. In vernicetta la scritta sponsor Buitoni, marca sempre Nr, logo sul petto. Maglia in lana pesante. Cominciano gli anni delle vittorie, cominciano le maglie a cui bisogna associare allo sponsor uno scudetto tricolore che rende quelle casacche uniche ed inimitabili. Gli sponsor dei due scudetti saranno la Buitoni e Mars. Il 3 maggio, alla terzultima di campionato, l'Inter cade ad Ascoli mentre gli azzurri impattavano 1-1 a Como. A questo punto era sufficiente un pareggio per conquistare lo scudetto: il 10 maggio 1987, alla penultima giornata, il Napoli conquistò matematicamente il suo primo titolo nazionale grazie all'1-1 al San Paolo contro la Fiorentina.

86-87

1987-88 – Scudetto e coppa Italia, le due toppe che rendono unica questa maglia. Sponsor in vernicetta, scritta Buitoni più grande, logo sul braccio perchè serviva spazio per le toppe. Sempre tre colori: azzurra, bianca e rossa, numero cucito a zig zag, logo sul braccio in vernicetta oppure cucito. Nel 1987 cambia tessuto e diventa acrilico. Dopo l'esordio in Coppa dei Campioni con l'eliminazione al primo turno contro il Real Madrid, 2-0 per le merengues in Spagna e 1-1 nel ritorno al San Paolo, il campionato 1987-88, anche grazie all'innesto di Careca acquistato dal San Paolo, e la presenza di Giordano, diede alla storia la "Ma.Gi.Ca.". Tale soprannome nacque grazie al giornalista Francesco Rasulo dopo la partita Ascoli-Napoli del 31 gennaio 1988, finita 3-1 per i partenopei; in quella gara andarono tutti e tre.

87-88

1988-89 – Sono sempre tre i colori: azzurra, bianca e rossa. Sponsor Nr ma da adesso sarà accompagnato da Mars. Maglia più leggera, senza dimenticare la versione in raso, sia azzurra che grigia, oltre alla versione raso anche con numero dello stesso materiale, utilizzata solo in un'occasione. Le versioni pre campionato avevano il doppio sponsor, sotto Buitoni e sopra Mars. Il campionato 1988-89 regalò belle soddisfazioni al Napoli, come il 5-3 esterno alla Juventus, il 4-1 al Milan e il clamoroso 8-2 al Pescara. Lo scudetto, però, andò all'Inter dei record di Giovanni Trapattoni.

88-89

1989-90 – Sempre tre colori: azzurra, bianca e rossa. Sponsor Mars in blu o bianco sulle rosse o rosso sulle bianche. Raso per le versioni bianca con fasce centrali a zig zag e rossa. La stagione 1989-90 si aprì con una notizia importante: Ottavio Bianchi lasciò la panchina azzurra, sostituito da Albertino Bigon. Maradona prolungò la sua permanenza in Argentina e non rientrò in tempo utile per giocare le prime partite di campionato. Nell'ultima giornata, al San Paolo contro la Lazio, bastava un pareggio per laurearsi campioni: un gol di Marco Baroni dopo appena sette minuti chiuse in fretta la partita e regalò al Napoli il secondo scudetto.

89-90

1990-91 – La maglia cambia, diventando più leggera nel tessuto, anche se lucida. Numero applicato in rilievo e tridimensionale, azzurra anche con fasce bianche sulle braccia. La versione bianca cambia lo schema sul petto dello zig zag rendendolo più piccolo e più collocato al centro. La stagione 1990-91 cominciò con la vittoria nella Supercoppa Italiana, ottenuta battendo la Juventus di Maifredi per 5-1. Il campionato, invece, cominciò male con un solo punto ottenuto nelle prime tre partite. Comincia il declino di Maradona a seguito delle vicende personali che lo costrinsero a lasciare Napoli e l'Italia in modo amaro.

90-91

Si chiude così la storia azzurra del più grande calciatore di tutti i tempi, si chiude così un periodo di passione per tutto il popolo napoletano.

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