Il difficile non è scegliere i migliori undici...

Editoriale  
Il difficile non è scegliere i migliori undici...

C’era da aspettarselo. E noi l’abbiamo ripetuto a più riprese. A livello fisico un atleta può anche sopperire al poco riposo, ma è sotto il profilo mentale che può risentirne. Napoli-Benevento, squadra dei titolarissimi in campo sin dal 1’. Napoli-Cagliari, idem. A Udine non si può rischiare una riserva in attacco. Facile comporre l’undici titolare del Napoli. Chiunque saprebbe che Callejon non è Ounas o che Insigne è nettamente superiore al comunque validissimo Giaccherini. Gestire una rosa è facile se si concentrano le proprie energie esclusivamente su pochi elementi di questa. Chi di noi preferirebbe Maggio a Hysaj o Sepe a Reina? Troppo facile così. Un comandante di una truppa ha il dovere di trarre il meglio da ogni pedina di essa, è lì che viene il difficile. Affidarsi ai più ‘forti’, come il gergo vuole, è fin troppo semplice. Il dovere di un allenatore è quello di rendere Giaccherini quanto più affidabile possibile. Di portare Maksimovic ad un livello giudicabile, di far diventare piano piano Rog il nuovo Allan. Di certo non ci saremmo mai aspettati un turn over contro la Juventus, per carità. Ma prevenire, forse, è meglio che curare. E in determinate occasioni sarebbe stato il caso di dare una chance a chi non vede il campo da troppe settimane, facendo sedere in panchina chi un giorno ti sarebbe servito al top.

LE ULTIME PAROLE FAMOSE – “Forse i tre attaccanti non sono più così brillanti”. Le parole di Sarri a fine partita contro la Juve. In effetti è proprio così. Il Napoli crea, tiene il pallino del gioco perché tatticamente gli sono tutte seconde, ma pecca sotto porta o nella giocata decisiva. Capita perché si è meno lucidi. E’ quasi imbarazzante, per la squadra e per sé stesso, vedere un Hamsik in queste condizioni. Ma in queste condizioni ci è arrivato e non osiamo immaginare come possa stare tra qualche settimana se dovesse insistere nel partire dal primo minuto anche ‘quando non c’è n’è bisogno’. Stesso discorso vale per Callejon, si vede che gli manca il fiato. Ma è mai possibile che in un Napoli-Fiorentina non si possa leggere il nome di Ounas tra i titolari? Forse no, ma più si va avanti e più si sentirà il peso di azzardare una mossa mai fatta.

di Fabio Cannavo (Twitter@CannavoFabio)

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