Dal 5-0 alla Lazio all'1vs11 contro il Genoa: quando essere Higuain-dipendenti è una virtù

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Dal 5-0 alla Lazio all'<i>1vs11</i> contro il Genoa: quando <i>essere Higuain-dipendenti</i> è una virtù

Di Manuel Guardasole (Twitter: @MGuardasole)

C'è chi parla di Napoli Higuain-dipendente, dimenticandosi totalmente dell'ottima stagione di tantissimi calciatori azzurri che stanno vedendosi aumentato il loro valore di mercato oltre che il blasone, dimenticandosi soprattutto del principale protagonista che ha reso possibile una stagione da incorniciare, comunque vada a finire: Maurizio Sarri, l'uomo che arrivando a Napoli nello scetticismo generale, è riuscito in pochi mesi ad abbinare il gioco ai risultati. Perchè gli azzurri non solo stanno ottenendo numeri straordinari, battendo tanti record del passato, ma riescono a farlo giocando bene: il Napoli è infatti a detta di tanti esperti la squadra che esprime il miglior calcio d'Italia.

GONZALO HIGUAIN è però sicuramente il calciatore che ti ruba l'occhio, che ti smuove qualcosa dentro, che ti fa sognare e gioire come nessuno sa fare, che è nato in Argentina, ma sembra essere napoletano da sempre...come un altro argentino che ha giocato a Napoli ed è stato il più forte di sempre di questo sport. Come Maradona anche Gonzalo si è dato un obiettivo: 'difendere la città', difendere il Napoli dai poteri forti del Nord Italia proprio come faceva l'altro argentino, el Pibe de Oro.

Il Napoli non è Higuain-dipendente, perchè ha una squadra collaudata, un gruppo unito e una rosa di livello in grado di competere in Italia per i vertici della classifica. Ma effettivamente i numeri della stagione di Gonzalo sono inequivocabili: 30 partite su 30 giocate in Serie A, 29 gol in queste 30 giornate, che vuol dire anche il 46,77% di tutti i gol stagionali del Napoli (62 in Serie A) e 2 assist. Il Pipita è quindi stato fondamentale per la metà dei gol segnati dal Napoli e per il cammino in Serie A che permette agli azzurri di essere al secondo posto a 3 sole lunghezze dalla Juventus capolista: un Higuain totalmente diverso da quello nervoso e svogliato dell'anno scorso, da quando ha incontrato Sarri e si è convinto a restare, ma forse ancor di più da quel 5-0 alla Lazio del 20 settembre con una favolosa doppietta del Pipita che ha dato la definitiva scossa ai partenopei dopo l'inizio difficile. Aveva già segnato due gol bellissimi alla Sampdoria alla prima partita casalinga degli azzurri, sminuiti poi dalla doppietta di Eder in rimonta, ma Higuain dopo le due prodezze contro i biancocelesti allenati da Pioli non si è più fermato, fino alla splendida, forse la sua miglior gara, contro il Genoa: contro la squadra di Gasperini, l'attaccante argentino ha praticamente vinto da solo un match difficile da recuperare dopo l'1-0 del Genoa del primo tempo, segnando nel secondo tempo due perle, con la fame e la cattiveria agonistica di chi vuole incidere e mettersi sulle spalle la squadraHiguain si è caricato la squadra sulle spalle, ha costruito un fantastico rapporto con i tifosi e ha inciso come pochi in Europa (non a caso sta lottando per vincere la Scarpa d'Oro 2016): se questo vuol dire dipendere dalle gesta dell'argentino...il Napoli non ha un problema, ma una virtù che in pochi possono permettersi.

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