Maksi-Torino: rieccoci!

di Gaetano Pantaleo (Twitter: @gaetano171993)

E’ stato il vero tormentone estivo  (e purtroppo non solo di questa estate) ed alla fine, dopo trattative durate mesi, Nikola Maksimovic ed il Napoli sono riusciti a dirsi il tanto agognato ‘sì’ poco prima della chiusura della sessione. Adesso, però, voltandoci indietro, a 9 mesi di distanza dall’ufficialità, c’è qualcosa che non torna. Il serbo, infatti, non è praticamente mai stato impiegato con continuità dal tecnico Maurizio Sarri: solo 1026’ per lui in stagione, chiuso certamente da Raul Albiol e da Kalidou Koulibaly, ma anche da Vlad Chiriches, che lo ha scavalcato nelle preferenze del tecnico.

Il suo cartellino è costato circa 25 milioni di euro e la rottura dei rapporti tra ADL e Cairo, uno sproposito visto il minutaggio ed anche il rendimento, ed ora per lui c’è all’orizzonte una sorta di ritorno a casa amaro. Lo stadio Olimpico Grande Torino, dove è stato per 3 anni assoluto protagonista, si prepara ad accoglierlo e, viste le modalità del suo addio, non ci saranno certamente tributi, striscioni o ovazioni di alcun tipo: fischi, tanti fischi. Un anno dopo: da Torino a Napoli, da prima donna a comparsa.

Sarri ha recentemente ribadito la sua enorme stima per il ragazzo. Alle parole, però,  non corrispondono i fatti, dal momento che contro il Cagliari, con il K2 fermo ai box per squalifica, è toccato ancora una volta al Conte Vlad. Per lui all’orizzonte c’è un’altra panchina, forse la più cocente di tutte: avrebbe certamente voglia di dimostrare ai suoi ex tifosi di che pasta è fatto, di esser pronto per una grande piazza, che è falso tutto ciò che si è detto sul suo conto e che a portarlo lontano da Torino è stata solo la voglia di una big. Non sarà questa la volta buona (salvo stravolgimenti di formazione dell’ultima ora). Neanche questa. Sarà verosimilmente ancora in panchina, a sostenere i compagni. Di certo non il ritorno che auspicava: sarà per la prossima, Nikola, il futuro è tutto dalla tua parte.

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