Pagelle Napoli-Inter: Manolas che tempismo, Demme quanta corsa! Insigne e Osimhen sperduti, Koulibaly non demerita

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Pagelle Napoli-Inter: Manolas che tempismo, Demme quanta corsa! Insigne e Osimhen sperduti, Koulibaly non demerita

Pagelle Napoli Inter Serie A. I voti di Serie A con la partita Napoli-Inter terminata allo stadio Diego Armando Maradona

Pagelle Napoli Inter. Termina il match a Marassi per la 31esima giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato l'Inter. Le pagelle Napoli-Inter su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Inter.

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Gattuso

Pagelle Napoli-Inter, i voti

Meret 6 - Non ha paura nell’uscire fuori area su Lukaku in avvio, sulla traversa del belga è giustamente immobile. Coraggioso nell’uscire su Barella, il siluro di Eriksen è devastante e lo vede poco.

Di Lorenzo 6 - Darmian tecnicamente non dovrebbe offende moltissimo, ma al 27’ si accentra troppo e gli lascia troppo spazio. Affonda di più nella ripresa, quando crea superiorità numerica con Politano: spizza la sua punizione, ma Fabian non è lesto.

Koulibaly 6 - Il duello con Lukaku è da titani, nonostante il giallo netto non demorde e si diletta anche nell’anticiparlo.

Manolas 7 - Chiude su Lautaro al 18’ in una delle azioni più difficili del primo tempo, ci mette il piedino nel disimpegnare al 45’. Sfortunato nel respingere nella direzione di Eriksen sul pareggio. Perfetto il tempismo in scivolata nel finale su Hakimi, due volte.

Mario Rui 5,5 - Scelta più offensiva da parte di Gattuso, sebbene Hakimi sia una minaccia continua, e fornisce un appoggio per liberare la corsa centrale di Insigne. Barella ha qualche metro di troppo al 45’, non si accorge di Hakimi che lo travolge in avvio di secondo tempo - nel quale spinge meno e soffre un po’ di più.

Fabian 6 - Si sposta sulla destra per liberare spazio centrale e per evitare il pressing nerazzurro, ma non sempre lo subisce - anzi sbaglia pochi tocchi nonché inizia e finisce l’azione del tiro al 18’. Lautaro gli va via nel finale di primo tempo, ma il Toro lo fermano in pochi. Non riesce nel guizzo sottoporta al 64’, uno dei pochi barlumi della ripresa. (Dal 91’ Bakayoko SV)

Demme 6,5 - Deve sdoppiarsi per arginare Barella e Brozovic, non mantiene una posizione fissa e aguzza la vista alla ricerca del pallone, anche scontrandosi con Lautaro alla mezz’ora. Gran palla al 54’ per Politano, la freschezza non manca nemmeno nella ripresa.

Politano 6 - Ha voglia di rivincita contro la sua ex squadra, ma il gioco spesso e volentieri è sulla sinistra: gli resta una sortita con tiro ribattuto nel primo tempo, ma anche chiusure su Darmian ed Eriksen. Al quale lascia spazio sul pareggio, accorciando troppo in area. Sfortunato nel finale, quando prende la traversa, ma giusto nel prendersi il giallo fermando Sanchez. (Dal 91’ Hysaj SV)

Zielinski 5,5 - Deve agire tra le linee, non è semplice farlo tra sei maglie avversarie: arretrando di qualche metro, può partire fronte alla porta. Così facendo combina con Insigne nell’azione del vantaggio, anche in modo fortunoso. Ma resta un’azione unica in una partita che lo vede sbagliare poco, ok, ma non sempre al centro del gioco. (Dall’88’ Elmas SV)

Insigne 5,5 - Skriniar dev’essere aggirato con agilità, si fa notare con un grande recupero in area di rigore. Avvia l’azione che lui concluderà con il pallone forte che Handanovic e De Vrij butteranno in rete, ma poi c’è tanto grigiore. E nemmeno è rapido nel finale, quando Brozovic lo anticipa.

Osimhen 5 - Fa a sportellate con De Vrij, ma la linea difensiva nerazzurra bassa gli nega la profondità. Perlomeno aiuta la fase difensiva negando il passaggio in verticale, schermando il ricevitore avversario. (Dal 74’ Mertens SV - Ci ricordiamo solo un pallone per Zielinski, fisicamente paga centimetri e fisicità)

Gattuso 5,5 - Cambia idea rispetto al match con la Juventus, aumentando centimetri e chili in avanti. Per evitare i lanci lunghi, alza molto il pressing e Conte accetta di tenere bassi i suoi: l’approccio non è male, gli azzurri vanno a contrastare con continuità e gli episodi sono dalla loro: Lukaku prende due legni (non lo marca nessuno però), Handanovic e De Vrij si fanno autogol al termine di una giocata rapida nello stretto. Va anche detto che in area di rigore ci si arriva pochino, Conte lascia disponibile il tiro da fuori. L’Inter però nella ripresa alza il baricentro - ancora prima di mettere Perisic -, la squadra si schiaccia troppo nell’azione del pareggio e sostanzialmente crea, sì, ma non riesce a sfondare mai in area di rigore: l’unica azione davvero pericolosa in mezz’ora è la punizione di Politano messa in mezzo tra Di Lorenzo e Fabian. Si gioca il primo cambio direttamente a 15’ dalla fine, azzerando le possibilità di giocarla alta: arriva una traversa dopo una giocata estemporanea di un singolo. L’Inter gli permette di giocare, non di essere pericoloso con costanza. Va bene che dodici giocatori gli diano più certezze, ma è possibile che un’alternativa con gli uomini restanti non potesse essere adottata? All’Inter in fondo il punto va bene, per il Napoli la rincorsa Champions continua ed il primo scoglio prima della Lazio è alle spalle.

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