Massimo Mauro, ex centrocampista di Napoli e Juventus, analizza a Repubblica la questione Acerbi-Juan Jesus.
"La frase razzista rivolta da Acerbi a Juan Jesus durante Inter-Napoli impone delle riflessioni. Il fatto che tutto si risolva in campo è bellissimo se riguarda cose di campo che però restino nell’ambito delle ragazzate e delle offese classiche. Però qui è diverso, perché il razzismo si nutre di ignoranza e insensibilità . Quindi un giocatore di calcio non può essere né insensibile, né ignorante, né tanto meno dare conforto alle situazioni che negli anni hanno portato a usare certe parole. Non a caso, spesso si dice ad una persona che si comporta male la frase “Ma che ti credi di essere allo stadio?â€. Come se lo stadio venisse percepito alla stregua di un luogo libero da regole. Ma così si offende lo sport e si esalta la non cultura…"