"Una storia fantastica". Christian Maggio a Bratislava, per giocare un'ultima volta con Hamsik, Mertens, Callejon ma anche Cannavaro, De Sanctis, Santacroce, Inler, Dzemaili, per aprire il libro della memoria e raccontare la 'sua' Napoli ai microfoni di CalcioNapoli24, in un'intervista realizzata da Claudio Russo. Ecco il video:
Questa l'intervista testuale di Christian Maggio ai microfoni di CalcioNapoli24.
Non so se sul documento sia cambiata la residenza o meno. Però vivere a Napoli, venir riconosciuto ed esser apprezzato a distanza di tanto tempo, rende ufficiosamente cittadino napoletano. Una cittadinanza che travalica gli atti ufficiali.
“Io non sono molto social, sono molto per i fatti miei, però ormai sono 17 anni che vivo a Napoli, quindi un motivo ci sarà se sono rimasto lì a vivere. Tanti motivi, non mi va anche di dirli perché resterei qua tante ore, però al di là di tutto dal primo giorno in cui sono arrivato a Napoli ho trovato sempre le persone educate, gentili. Cosa rara, cosa rara veramente. Per me, quando la famiglia si trova in contesti in cui sta bene, li vedi che sono felici, è difficile poi cambiare, andare in un'altra città o cambiare posto. Per me Napoli è stata una parentesi importante a livello calcistico. È stata sicuramente una una parentesi bellissima, una favola e ho la fortuna, appunto, di vivere in questa bella città. Spero di rimanerci ancora per tanti anni, vedremo cosa succederà. Però l'importante, insomma, è vivere il momento attuale che è sicuramente bello”.
Dietro c’è una maglietta, un colore, uno stemma…
“…eh, l'ho vista. Vabbè, se c'è il nome dietro è un nome importante, quello di Marek. Anche lui ha rappresentato tutto di Napoli, però a vedere questi colori ti vengono in mente tante belle cose. Posso dire solo avere bei ricordi, voglio tenermeli così perché è giusto che sia così”.
Vogliamo riassumerle in un’ultima parola tutte queste cose?
“Fantastica, una storia fantastica”.