Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato in conferenza stampa per la presentazione di 'Il Napoli nel mito - storie, campioni e trofei mai visti, in mostra al MANN',esposizione nata dalla collaborazione tra il MANN diretto da Paolo Giulierini e la SSC Napoli. Ecco le sue dichiarazioni evidenziate da CalcioNapoli24.it:
"Io rispetto la storia del Napoli e per questo ho chiamato all'inizio il club Napoli Soccer all'inglese e non SSC Napoli per creare un distinguo, mi sembrava un'assurdità essere in C. Appena tornati in B sono tornato alla vecchia denominazione. Se non avessi avuto a cuore il Napoli, l'avrei potuto chiamare 'Campania'. Forse non avrei avuto il seguito avuto, ma i successi li avremo avuti lo stesso: la società ha guardato al futuro, comportandosi in maniera autonoma fuori dal coro, sposando delle tecniche che han poco a che vedere con le tecniche utilizzate da tutti nel passato. E' vero che da tanti anni siamo sempre a giocarcela in Europa, abbiamo fatto passi da gigante, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma è altrettanto vero che il calcio sta cambiando. Che è difficile avere a che fare con determinate squadre europee con un grosso passato. L'Arsenal ad esempio non vince il titolo da tantissimo, non è in Champions League a volte, ma hanno un investimento da un miliardo e mezzo di sterline per l'area dello stadio. Più tutta un'urbanizzazione fatta fare per massimizzare e valorizzar il calcio. Qui se chiediamo qualcosa in Comune, le pernacchie si sprecano perchè non riescono a star dietro loro stessi, non riusciamo ad andare a votare nè governare il Paese. Noi quindi siamo eroici, noi industriali del pallone e voi tifosi che ci seguite. Da noi son passati i Quagliarella, Cavani, Lavezzi, Higuain, Mertens, Insigne, credo che in 10 anni di storia ne abbiamo scritta tanta. Chiedo scusa se non abbiamo vinto lo scudetto, ma a chii mi dice chi compri, penso sia una più grande cazz**a del mondo! Se devo comprare per farli stare in panchina, perchè non hanno tempo per rientrare subito... Oggi con il recupero di Milik e Ghoulam, con l'ingresso di Inglese dobbiamo stare attenti: guardate a quanto cresce Mario Rui, lo stesso Ounas piace molto a Sarri. Ovviamente se ho qualcun altro da scegliere perchè è più pronto lo scelgo, certo che Ounas se giocasse dall'inizio più spesso con il maestro Sarri crescerebbe. Dobbiamo maturare con il classico copyline 'Cacc i soldi', ne abbiamo cacciati tanti e lo faremo ancora, ma non intelligenza! Voglio vedere come cambia il calcio con cinesi e arabi, con tante forze straordinarie a livello mondiale. Il Napoli voglio che se la giochi alla grande, dobbiamo mantenere i bilanci in ordine, a me cosa costerebbe comprare? Che ci vuole! L'ho fatto anche nel cinema, poi servono risultati concreti. I tifosi, che hanno nel calcio uno sfogo importante dalle rotture di scatole del quotidiano, vogliono recuperare con una botta di vita allo stadio e non vogliono essere delusi, non voglio deluderli ma la palla è rotonda. Però guardate, noi abbiamo avuto allenatori che hanno fatto bene: mi dissero: 'Ma che sei matto a portare in Serie A Reja?'. Poi è venuto Mazzarri e ha fatto quattro anni splendidi, poi Benitez con due anni di crescita. Adesso c'è Sarri, a Napoli misero i manifesti perchè io ero pazzo a sceglierlo, adesso è lui il protagonista. Io gli cedo il 'capo', lui è il regista che ho messo lì per fare il film più bello che accontenti i tifosi. Scusatemi tifosi se non riesco sempre a farvi felici, ma voi siete il mio unico gol e provo sempre a farvi felici".