I toni sono più dimessi e soprattutto il viso è sereno. Benitez è tornato quello della prima ora, sorridente e soprattutto capace di smussare polemiche e critiche al suo Napoli. Ha vissuto giornate difficili e probabilmente ha anche preso le distanze dalla contestazione. Anzi, elogia il pubblico - lo stesso che alla fine della gara col Chievo lo aveva fischiato - ringraziandolo per l’appoggio chei aveva dato alla squadra proprio domenica. Ai giornalisti ha ancora qualcosina da dire: «Ho letto che a Genova avevamo vinto con sofferenza e contro il Chievo avevamo perso. Noi abbiamo vinto una partita e persa un’altra. Siamo all’inizio, non dobbiamo cambiare tante cose, ma provare a vincere ogni partita. Cambiare significa non fare nostra l’idea di gioco. Nel breve periodo ci può anche servire, ma noi puntiamo alla crescita definitiva». Con lui in conferenza c’è il portiere Rafael, chiamato a sostenere la pesante eredità di Reina. «Da Pepe ho imparato molto - dice il numero uno azzurro - sono cresciuto, ma ora credo di poter essere all’altezza insieme con i miei compagni di una squadra come Napoli». Rassicurazioni sullo spogliatoio: «Siamo un gruppo unito e felice. L’Europa League è una competizione importante in cui vogliamo fare bene. Dobbiamo dimenticare la delusione della Champions». Contro lo Sparta Praga, stasera, il Napoli è chiamato a sfatare un tabù che non lo ha visto mai vincente contro una squadra ceca. Nelle quattro precedenti sfide europee contro Banik Ostrava e Viktoria Plzen, infatti, gli azzurri avevano collezionato tre sconfitte e un pareggio, perdendo sempre in casa.
Rafa si affida al turn over, costretto anche dalle assenze forzate di Higuain (ha subito una botta al piede) e di Jorgihno (affaticamento muscolare). Non svela la formazione ma annuncia un po’ di novità « Di certo faremo turn-over, ma quanti uomini cambierò dipende da molti fattori: quando si ha una rosa con giocatori di valore, bisogna cambiare. Zapata ha giocato un po’ domenica e ha fatto bene, mentre Michu sta lavorando per integrarsi al meglio. In Europa si possono portare solo 18 giocatori e bisogna fare delle scelte partita per partita». Sul momento difficile del Napoli, Benitez ha spiegato: «La squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Abbiamo esaminato la partita contro il Chievo e sappiamo che dobbiamo migliorare nella gestione del match. I risultati contano, ma conta anche come ci si arriva, il percorso che dobbiamo fare tutti insieme è quello di imparare a gestire la partita, soprattutto nelle situazioni di parità o di svantaggio». Benitez ha lavorato sull’aspetto mentale dei suoi calciatori, ha chiesto carattere e soprattutto personalità. Rafael è espressione degli umori del gruppopo: «Vogliamo vincere ancora». Stasera mancherà Higuain, Rafa si affida a Zapata, l’ultimo goleador dell’Europa league l’anno scorso. Gli ultimi che qualche volta diventano i primi.