E’ la prima squadra qualificata per i Mondiali del 2014, ma già da questo weekend il Giappone di Alberto Zaccheroni proverà a mostrare al mondo, e a chi ancora non si è appassionato di calcio nipponico, le potenzialità di una squadra e di un’intera scuola calcistica in continua ed esponenziale crescita. Tante le stelle, a cominciare da Honda e Kagawa, molti i giocatori da non sottovalutare, altri invece che conosciamo bene come l’interista Nagatomo. Uno, in particolare, da tenere d’occhio. Anche perché riconoscerlo non sarà un problema. Tratti somatici tipicamente non asiatici, alto oltre 1 un metro e 90 a differenza dei più piccoli compagni, e una storia che arriva da lontano. Dall’Olanda per la precisione.
Mike Havenaar, fisico da corazziere, e centravanti granitico del Vitesse. Nato a Hiroshima nel 1987, Mike è cresciuto in Giappone. Tutto merito del padre, Dido, ex calciatore che nel 1986 volò nel Sol Levante per giocare con il Mazda FC: non è più tornato a casa. Il fascino di un Paese, di un popolo e di una cultura senza pari. Genitori olandesi, sembianze europee, cultura completamente giapponese. Havenaar si sente completamente nipponico, è cresciuto nelle squadre locali prima di cimentarsi nella J League con successo. L’estate scorsa il richiamo olandese, il viaggio nel Paese natio dei genitori, e un contratto strappato al Vitesse.
Un’avventura complicata, proprio per la cultura – quella europea – diametralmente opposta a quella giapponese. Soprattutto il cibo. Divoratore di sushi, Mike si è dovuto abituare alla cucina europea. Azzannare un panino non è proprio la stessa cosa che assaporare huramaki degustando del sake. Ha impiegato poco tempo. Undici gol in campionato (16 complessivi) che hanno contribuito a trascinare il Vitesse fino al quarto posto in Eredivisie, diventando la spalla ideale per una delle più belle sorprese del campionato olandese: Wilfred Bony. L’ivoriano ha chiuso con 31 gol in campionato, grazie anche all’ottimo affiatamento con il nuovo compagno di reparto nipponico.
Uno splendido e convincente biglietto da visita per il viaggio in Brasile dove si giocherà una maglia da titolare con l’altra punta centrale utilizzata da Zaccheroni, Okazaki. Il samurai olandese è pronto a conquistare anche il ‘Nuovo Mondo’.