Il mercato delle idee di Meluso: il feticcio La Mantia, l'esplosione di Mancosu, la gemma Provedel. Sono i Letizia-Lasagna di Giuntoli
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13-07-2023
11:30
Mauro Meluso è il nuovo direttore sportivo del Napoli, e nella sua carriera non ha fatto mancare colpi ed intuizioni felici in sede di calciomercato
Ultime notizie Napoli - C’è molta curiosità attorno al nuovo direttore sportivo del Napoli, perchè Mauro Meluso firma dopo un biennio di inattività - come fu per Luciano Spalletti, che restò due anni senza panchina -, e perchè arriva al termine di una lunga gavetta (Foggia, Padova, Pisa, Sangiovannese, Teramo, Ternana, Frosinone, Cosenza, Lecce e Spezia), come fu per Riccardo Bigon nel 2009 (Reggina), e Cristiano Giuntoli nel 2015 (Spezia e Carpi). Uomo di campo prima di tutto, una figura - quella del direttore sportivo - che nel Napoli doveva essere colmata ed un duo, quello allenatore-ds, che in quanto a rapporti stretti ha sempre portato benefici (Sarri, Gattuso e Spalletti hanno sempre speso parole d'elogio per il rapporto avuto con Giuntoli).
di Claudio Russo - @claudioruss
I colpi di Mauro Meluso
Quando arriva un calciatore, o un allenatore, spesso e volentieri ci si focalizza sui maggiori successi ottenuti in carriera. Quando arriva un direttore sportivo, ci si relaziona con i budget avuti in passato e con i risultati ottenuti. Focalizzandoci solo sull’ultimo decennio, nel palmares di Meluso c’è una coppa Italia di Lega Pro con il Cosenza nel 2015, una doppia promozione dalla C alla A con il Lecce dal 2017 al 2019, una salvezza con lo Spezia nel 2021.
Volendoci limitare ad alcuni calciatori:
- nel 2015 al Cosenza lancia il centrocampista Luca Fiordilino - alla prima esperienza in prima squadra: da lì in poi arriverà fino alla Serie A con il Venezia nel 2021-22 -, e l’attaccante Andrea La Mantia - praticamente un feticcio: 14 gol a Cosenza, poi lo ritroverà al Lecce e altri 17 gol varranno la promozione in A.
- nel 2016 porta a Lecce Marco Mancosu (e Fiordilino), che nel quadriennio giallorosso segnerà 42 gol dalla C alla A, con la perla dei 14 gol nel 2019-20.
- nel 2017 scova Emanuele Valeri dal Rieti: non troverà quasi mai spazio, ma lo scorso anno alla Cremonese è stato tra gli esterni più interessanti della squadra poi retrocessa in B
- nel 2018 al Lecce in B rilancia la carriera di Filippo Falco, che dopo aver cambiato otto squadre in cinque anni resta due stagioni e mezzo in giallorosso, conquista la Serie A e poi l’Europa alla Stella Rossa Belgrado.
- nel 2019 a parametro zero firma il centrocampista sloveno Zan Majer, che arriva a febbraio a mercato chiuso e si impone per un triennio in mezzo al campo.
- nell’estate della promozione del Lecce, nel 2019, il mercato è un po’ più sfortunato (Benzar, Vera, Imbula; meglio a gennaio con i prestiti di Paz, Barak e Saponara), ma dal fallimento del Palermo arriva il terzino sinistro Antonino Gallo, che nel giro di tre anni si impone in B ed in A arrivando fino all’under 21
- l’annata allo Spezia, nel 2020, è condizionata dal Covid e Meluso si ritrova in Serie A il 20 agosto: nel giro di 35 giorni deve sistemare la squadra di Italiano e con lui torna Nzola, dopo il fallimento del Trapani, e non solo. Tra i colpi più interessanti ci sono Provedel, che ora difende i pali della Lazio, il centrale difensivo croato Ismajli - ora ad Empoli -, il rilancio della carriera di Kevin Agudelo (ora all’Al-Nasr negli Emirati Arabi), la scoperta di Nahuel Estevez dall’Argentina (ora al Parma) e la riscoperta di Daniele Verde dopo due anni tra Valladolid e AEK Atene. Infine Tommaso Pobega, portato in Serie A proprio da Meluso dalla B di Pordenone in prestito dal Milan, e Léo Sena, centrocampista brasiliano che, dopo l’annata 2020-21 allo Spezia in cui ha ben figurato, è tornato in Brasile.
Forse non saranno i nomi che faranno esultare i tifosi del Napoli dopo l’addio di Giuntoli, ma anche l’ex ds al suo arrivo nel 2015 aveva sul suo taccuino nomi non altisonanti: eppure ragazzi come Gaetano Letizia, Kevin Lasagna, Riccardo Gagliolo, Marco Sportiello e Roberto Inglese è con Giuntoli che sono arrivati alla Serie A. Poi da lì gli otto anni a Napoli, le intuizioni di mercato, le coppe Italia, la Supercoppa, lo scudetto.
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