Notizie Napoli calcio. Come riporta l'edizione odierna di Repubblica, sarà accolto come è normale che sia e in fondo si merita: da avversario, perché Maurizio Sarri ha voluto con tutte le sue forze la panchina della Juventus, posando in fretta una pietra sopra ai veleni per il famigerato scudetto perduto in albergo nel 2018 e sui tre anni in cui aveva raccontato invece d’avere l’animo azzurro. Gli oltre 45 mila tifosi attesi stasera (20.45) al San Paolo, dove sarà stabilito il nuovo record stagionale di presenze tra campionato e Champions, non si metteranno dunque in fila sin dal pomeriggio ( cancelli aperti alle 17.45) per salutare tra gli applausi il ritorno a Fuorigrotta del Comandante, ma nella stragrande maggioranza per fischiarlo o ignorarlo. Altro che amarcord, insomma. Napoli non si farà incantare dall’uomo in tuta, ora bianconera, che a sua volta ha lasciato intendere alla vigilia d’avere pensieri più importanti.
La panchina azzurra era stata per Sarri un trampolino, la Vecchia Signora è un punto di arrivo. Ma alla sua ex squadra il tecnico toscano ha concesso alla vigilia l’onore delle armi. «Il Napoli è forte e anche nei periodi difficili in una gara secca resta pericoloso. Ha una classifica falsa: nelle statistiche è primo per possesso, baricentro, verticalizzazioni, tiri fatti, secondo per tiri subiti e occasioni create, risalirà presto. E contro la Juve sono sempre motivatissimi». Già, almeno questo il Comandante non può averlo dimenticato. Ieri sera al suo arrivo l’hanno accolto però con indifferenza: 30 tifosi fuori all’hotel Parker ( blindato), insulti ai bianconeri e nemmeno uno sguardo per lui.