Ultime calcio - Il Consiglio federale, che si riunirà alle 12 in video conferenza, deciderà il piano B. Ma è bene chiarire che, qualunque esso sia, rappresenterà solo l’alternativa. Tra due settimane, con Torino-Parma, si riaccende la serie A su cui grava l’ombra pesante della quarantena. Il vero nemico del calcio resta sempre il virus, che si è attenuato, ma non così tanto, non ancora almeno, da convincere il Comitato tecnico scientifico e di conseguenza il governo ad allentare le norme in caso di Covid. Un bel guaio. Da oggi si entra nella zona rossa, quella pericolosa. Se in serie A ci sarà un contagiato, che sia un giocatore o uno dello staff, poco importa, il campionato rischia di non partire o di partire zoppo. Figc e Lega confidano che la curva continui a scendere e la prossima settimana incontreranno il ministro della Salute, Speranza, per capire se sarà possibile un cambiamento di rotta.
Federcalcio
Come riporta Il Corriere della Sera:
"Per questo il piano B non è secondario. La Federcalcio lo discuterà in un Cf che si annuncia molto teso e carico di attesa. Il tema centrale è il blocco delle retrocessioni in serie A, che non è all’ordine del giorno, ma che la Lega ha votato a larghissima maggioranza nell’assemblea di venerdì scorso. In teoria è difficile che passi, considerando che B e Dilettanti hanno fatto sapere di essere contrari, al pari delle componenti tecniche. Ma, come ogni partita politica che si rispetti, le sorprese non sono da escludere. Il clima è elettrico. E le trattative per accaparrarsi voti continueranno sino all’ultimo istante. Ne servono 11 su 21. Difficile un’intesa sulle due retrocessioni, che potrebbe diventare realtà solo se la B non potesse fare i playoff. E a proposito di playoff, Gravina, che li aveva messi da parte per venire incontro alla A (per adesso sono una possibilità solo se non si ripartisse), potrebbe a sorpresa decidere di metterli nuovamente sul piatto. Di sicuro spingerà per far ratificare la proposta di escludere dal campionato i club che non rispetteranno rigorosamente il protocollo sanitario e il riferimento è ai tamponi. E qui si torna al punto di partenza. Al calcio che riparte con l’ombra del positivo".