Ultime notizie - L'edizione odierna del Corriere della Sera scrive su Luciano Spalletti:
"È una domanda brutale, piena di amarezza e rimpianto, ma inevitabile: siamo sicuri che Luciano Spalletti sia ancora il ct giusto per la Nazionale azzurra?A questo punto, perciò, occorre essere pragmatici, serve onestà intellettuale. E dobbiamo raccontarci la verità su Spalletti. Il quale ha un’alta considerazione di sé, e forse la merita, ricordando che le sue squadre (vengono in mente la Roma e il magnifico Napoli dello scudetto) hanno sempre giocato un calcio spettacolare.
Il guaio è che quando arriva in Nazionale e si accorge di avere a disposizione un materiale umano a dir poco modesto — l’unico fuoriclasse era, e resta, Gigi Donnarumma — invece di immaginare una squadra dignitosa, che giochi semplice, decide di intervenire con le sue visioni. Un miscuglio di genio tattico e pignoleria prossima all’ossessione.
Così, in Germania, agli ultimi Europei, veniamo sbattuti fuori, mentre lui è ancora lì a parlarci di «calcio relazionale». La Nations League è stato un altro tormento. Di carattere già complesso, non essere capito l’ha irrigidito. Molti giocatori, è chiaro, non lo seguono più. Appare poco lucido (come quando convoca Acerbi). Lo sa, e non si piace. Le conferenze stampa sono psicodrammi. Sospiri, occhiate di fuoco. E chissà che succede nello spogliatoio".