Sviste, risse da Far West e rancori mai sopiti: Parma-Napoli non è mai un match normale

Allo stadio Ennio Tardini quando c’è di scena Parma-Napoli, lo spettacolo ed i finali di gara thrilling non mancano mai. Sembra quasi un habitué quando si confrontano ducali ed azzurri. La cosa si ripete dalla stagione 97-98, anno della retrocessione in B del Napoli dopo 34 anni. Correva l’undici aprile 1998, gli azzurri persero3-1 contro la squadra allenata da Ancelotti e salutano matematicamente la A. Al termine della partita, il pianto di Taglialatela rimane nei cuori dei napoletani con Fabio Cannavaro che lo consola. Sugli spalti invece il pubblico infierisce sui colori azzurri cantando ripetutamente: “Serie B! Serie B!”.

CACCIA ALL’UOMO -  E’ la partita del 2007-08 quando il Parma lotta per non retrocedere e il Napoli in campo dà tutto. Lavezzi viene steso da falli killer dei ducali e scoppia una rissa senza precedenti. Alla fine sono 5 gli espulsi, viene cacciato anche l’allenatore azzurro Reja. Quella partita sancì la sorte degli emiliani che retrocedettero in B a fine stagione.

SVISTE ARBITRALI – Anche queste non mancano mai nei confronti fra Parma e Napoli. Negli ultimi tre anni gli errori arbitrali, alcuni clamorosi, hanno rovinato il match. Nel 2009/2010, il Parma pareggia 1-1 all'ottantacinquesimo per un generoso rigore fischiato ai danni di Aronica che trattiene leggermente Lanzafame che cade come colpito da un fulmine. L’anno  successivo, il Napoli vince 1-2 ma grazie a due sviste clamorose. Cavani si auto sgambetta e si procura il penalty che prima sbaglierà e poi sulla respinta farà gol. Nel finale Lavezzi segna il vantaggio rientrando da un fuorigioco netto non visto dal guardalinee. L’anno scorso Benitez perse 1-0, ma a Duvan fu negato un penalty nei minuti finali. Domani molti danno per scontata la partita, ma non c’è peggior errore di pensare a ciò. Il Parma non regalerà nulla sia per i precedenti, ma anche perché con il Napoli sembra avere sempre un conto aperto.  Pay attention , please.

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