Ultime notizie calcio. Gonzalo Higuain, ex centravanti del Napoli attualmente alla Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Marca:
“Una cosa di cui mi pento è quella di essermi chiuso in me stesso agli inizi della mia carriera, preferendo rimanere a casa piuttosto che uscire per strada a testa alta. Avevo paura di ciò che avrebbero potuto dirmi, poi ho capito che noi siamo solo degli sportivi e, come tali, possiamo andare in giro senza problemi se diamo tutto in campo. Molti ripetono con tutti i soldi che guadagni… ma gli amici non si comprano. Sono 14 anni che trascorro il Natale con persone diverse, mia madre deve fare 15 ore d’aereo per venire da me. Certo, posso pagarle il biglietto, ma non è che ce l’ho qui vicino, a 10 minuti. Tutti giudicano solo per quello che fai in campo, senza pensare al resto: è troppo esagerato, ma ormai sono abituato”.
Il pipita parla poi dell'esperienza post mondiale 2014: "Avevo deciso di ritirarmi dopo quella partita, mia madre però mi ha convinto a cambiare idea, mi ha detto che avrei dovuto continuare. Fosse dipeso di me, sicuramente avrei chiuso con il calcio. Amo il pallone, ma amo mia madre di più. Ma lei mi ha detto che non avrebbe permesso che lasciassi per lei”.
Sul passaggio e l'addio al Napoli: "Quando sono dovuto partire da Madrid, il Bernabéu mi ha fatto piangere. La stessa cosa è successa anche a Napoli. Ho sempre un grande affetto per i luoghi in cui vado. Con De Laurentiis non c'era relazione, il suo modo di pensare non è il mio. Fu una mia decisione, ma anche lui mi spinse a prenderla. Non volevo stare un minuto in più con lui".
Sulla Juventus: "Con l’arrivo di Cristiano, il club voleva fare un salto di qualità e mi dissero che non potevo continuare e che cercavano una soluzione … Ma lo dicono tutti: mi hanno preso a calci. Non ho chiesto di andarmene, mi hanno cacciato".