Notizie Napoli calcio. Salvatore Bagni, ex centrocampista azzurro, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:
Il Napoli visto da Bagni cos’è?
«Un club che sta passando da un ciclo all’altro: si è chiusa un’epoca, quella dell’estate del 2013, un mercato sontuoso che ha resistito sino ad oggi e che, tecnicamente, da Benitez ma soprattutto a Sarri ha regalato momenti importanti. Che quella squadra, così bella, non abbia vinto nulla, è una clamorosa ingiustizia».
C’è ancora molto da fare...
«Andranno via Koulibaly e Allan, che rientrano in quel Progetto a lungo termine a cui ho fatto cenno. Saranno addii importanti, forse anche indispensabili, però - almeno in difesa, ci sono idee chiarissime, perché se arriva Gabriel, il Napoli sta in una botte di ferro. E’ un ragazzo dal futuro assicurato, arriva da un club, il Lilla, dove sanno fare calcio».
C’è un rischio per il Napoli... Un ballottaggio in porta.
«Un anno si sopporta, due diventano insostenibili. E il discorso vale soprattutto per Alex Meret, che rischia di essere penalizzato dalla capacità di palleggio di David Ospina e dalla pressione che quella spesa, venticinque milioni, sostenuta dal Napoli per averlo diventi un peso. Immagino che il problema se lo siano già posti società e allenatore e si siano dati un indirizzo per la stagione che verrà».
C’è (almeno) una perplessità che si porta appresso, sulla Napoli?
«Sono un osservatore che segue per quel che può e dunque il valore critico è relativo, conta quello che l’allenatore ha modo di verificare negli allenamenti e l’analisi del management tecnico. Però io una domanda sul regista me la pongo, perché Demme e Lobotka sono bravi ma entrambi non riescono a dare la verticalità che potrebbe servire. Lì in mezzo, un uomo che osi, che sappia trovare gli angoli di passaggio, che non si limiti al paleggio orizzontale, ci starebbe benissimo».