È disponibile in trenta Paesi tra cui l'Italia e conta tremila dipendenti: è Dazn, il servizio di streaming live e on demand di eventi sportivi nato nel 2015 a Londra che oggi, pare, conta oltre mezzo milione di utenti (con migliaia di iscritti al giorno). Per gli appassionati da un lato è un sogno, dall’altro la dannazione di dover avere due abbonamenti per vedere tutte le partite della Serie A italiana, perché i diritti tv sono stati divisi tra due operatori diversi, Dazn appunto, e il tradizionale Sky.
All'epoca del proliferare dei servizi di entertainment online «puri» quali Netflix o Amazon Prime Video la possibilità di guardare ovunque le partite dal vivo o meno con una connessione a partire dal requisito minimo di 2 mbps (in definizione standard) ha fatto prevedibilmente gola a tanti. Con una spesa di 9,99 euro mensili - che include un mese di prova gratuito - Dazn si può fruire dal telefonino e numerosi dispositivi portatili quando non sia possibile farlo nel comfort casalingo (qui la guida a come vedere le prime tre giornate di campionato). Troppo bello per essere vero? In parte sì. All'esordio delle partite di Serie A lo scorso weekend, infatti, sono sorti i primi veri problemi, anche in fase di iscrizione al servizio. Il debutto Lazio-Napoli del 18 agosto ha poi causato un vero clamore in Rete. Dopo il disagio, sperimentato da alcuni utenti, dei primi trenta minuti della partita in bassa qualità con colori «sbagliati» e dettagli pixelati, pare che la piattaforma abbia tentato di correggere il tiro generando un rimedio peggiore del male sfociato nell'interruzione del broadcasting (per alcuni) dovuta a volumi ingenti di individui connessi contemporaneamente (qui il racconto della partita vista su Dazn da Marco Letizia). La situazione è migliorata domenica con Sassuolo-Inter, ma Dazn almeno inizialmente non sembra essersi assunta la responsabilità dell'accaduto in una dichiarazione che ha sorpreso: «Sappiamo che sabato sera alcuni utenti, una piccola parte delle centinaia di migliaia di spettatori, hanno registrato delle interruzioni», si legge in una prima dichiarazione ufficiale. «Siamo intervenuti prontamente e abbiamo risolto la situazione in vista delle partite di domenica sera, la cui trasmissione si è svolta senza particolari problemi. Complessivamente, il risultato del weekend è positivo». Il network è ora sotto pressione in vista della «prova del 9» di Napoli-Milan di sabato prossimo (ore 20.30), con per esempio il sindacato Usigrai e il cdr RaiSport che hanno preso una dura posizione (anche contro la propria azienda): «Ridiamo il calcio alla gente».