In fondo... che peccato. Ma che plusvalenza!

Il mercato impone delle scelte, così come la lista dei 25. E lasciare un talento marcire in panchina non è da grande squadra, ma da sprovveduti. Per questo la vicenda Zapata sta prendendo un giusto epilogo, quello del trasferimento. 

Sassuolo? Probabile, ma richiesto anche dalla Sampdporia (destinazione che preferirebbe). Zapata ed il Napoli sono l'emblema di un amore forse mai sbocciato. Nelle prime due stagioni, nel biennio 2013-2015, collezionò 37 presenze ed 11 reti.

Da allora fu considerato un colpo per il futuro e si intuì subito che sul mercato avrebbe avuto una forte richiesta. Detto, fatto. Pozzo (Udinese) ci vede lungo in quanto a talenti e strappa un prestito biennale secco, senza opzioni di riscatto. Primo anno claudicante (per infortunio), secondo anno sicuramente meglio. Il colombiano è oggetto del desiderio in Italia ed all’estero. 

Un peccato, perché su di lui puntare non sarebbe più una scommessa, ma una garanzia. E’ un giocatore di rendimento che lavora per la squadra e vede la porta. Non a caso De Laurentiis inizialmente chiedeva 25 milioni di euro. 
 

Ma in questo Napoli dove lo si mette? 

Giusto cederlo, perché tarpargli le ali… La stoffa c’è, non è un fuoriclasse, ma se impegnato può far bene, specialmente in realtà che lo mettono a proprio agio. Sarebbe un di più, qualcosa di troppo, con Mertens e Milik in avanti. Giocherebbe in coppa Italia (e solo nella fase iniziale). Dunque, un affare che andava fatto. 

Non è un fallimento, anzi…

L’ennesima operazione economicamente perfetta. Preso a 10 milioni di euro circa dall’Estudiantes nell’agosto del 2013. Ad oggi, rivendibile al doppio. Ma attenzione, la plusvalenza non è di 10 mln. Perché mediante il metodo di ammortamento adottato dall’SSC Napoli (con un contratto quinquennale), il peso economico a bilancio ad oggi di Duvan Zapata è di 3 mln di euro circa. Praticamente quasi tutto guadagno… 

Ancora un plauso al duo De Laurentiis-Giuntoli.

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