IL GIORNO DOPO la sesta giornata... la fotografia di Ghoulam, il travestimento da Alberto Tomba ed il pallone impazzito

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IL GIORNO DOPO la sesta giornata... la <i>fotografia</i> di Ghoulam, il travestimento da <i>Alberto Tomba</i> ed il pallone impazzito

Il giorno dopo la sesta giornata. Ben tre gli anticipi del sabato. Apre la Roma che facilmente si disfa dell’Udinese che perde la terza gara consecutiva. Anche i friulani appaiono improponibili o quasi per la massima categoria.

Il giorno dopo la sesta giornata. A seguire il Napoli in quel di Ferrara. Mischia le carte Sarri che cambia i due terzi del centrocampo. Nel gioco delle coppie spazio a Diawara e Zielinski. Debutto per Maksimovic. Tira il fiato Albiol. Il primo regista della squadra. La fluidità della manovra ne risentirà.

Il giorno dopo la sesta giornata. Solita prima frazione del Napoli. Manca il pressing feroce e la linea mediana appare lenta e morbida sulle seconde palle. Del primo tempo da salvare solo il pari immediato di Insigne allo svantaggio realizzato da Schiattarella.

Il giorno dopo la sesta giornata. Anche la ripresa si apre su ritmi bassi che ovviamente aiutano chi difende. Gli azzurri hanno il predominio del campo. Possesso palla infinito, ma conclusioni poche. Poi, sbuca lui, Callejon, l’uomo invisibile. Splendidamente imbeccato da Ghoulam, fotografa Gomis e porta in vantaggio il Napoli tra il tripudio della folla partenopea che ha invaso Ferrara. Pochi minuti e Milik ha sulla testa il pallone per chiuderla. Centrerà il portiere da due metri. Un centravanti che partecipa certamente meno alla manovra ha il dovere “morale” di buttarla dentro. Troverà il tempo per divorarsi anche il goal del 4 a 2 prima di infortunarsi al ginocchio destro. Avrà tempo e occasioni per rifarsi, almeno si spera. Il Napoli ha bisogno anche dei suoi goal.

Il giorno dopo la sesta giornata. Il pari della Spal è un capolavoro balistico dello specialista Viviani. Sarà l’unico tiro nello specchio degli emiliani nella ripresa. Il Napoli avrà il merito di non abbattersi e di non mollare un centimetro. Ghoulam si travestirà da Alberto Tomba e si inventerà una discesa libera di 40 metri. Dal limite con il piede non suo, disegnerà un destro chirurgico. Napoli avanti e questa volta il vantaggio reggerà malgrado l’inferiorità numerica. A far trascorrere i minuti di recupero, ci penseranno i due “furbetti” Insigne e Callejon a nascondere il pallone in zona d’attacco.

Il giorno dopo la sesta giornata. Il Napoli centra la sestina vincente, aiutato dal fatto che nelle prime sei partite ha già affrontato le tre neopromosse. La squadra ha la consapevolezza di essere forte. Urge stare attenti che questa consapevolezza non diventi presunzione. Il fondo del campo non ha aiutato. Il pallone spesso rimbalzava impazzito. Più piccolo anche nelle dimensioni il terreno di gioco. E anche questo aiuta che difende. A gara in corso Sarri ha attinto a piene idee dalla panchina per rimettere in piedi una partita che si stava complicando. Non proprio geniale togliere Mertens dopo il primo vantaggio. Gli spazi si erano aperti. Il belga nelle praterie è devastante. E mancava ancora tanto. Peccato spendersi l’ultimo cambio. Nell’occhio del ciclone Reina. Vorrà dire che le parate determinanti le starà conservando per partite più importanti. Come anche Hamsik. Al Napoli mancano le sue giocate e i suoi goal. Continua la rivincita di Ghoulam. E non da ieri. Il franco algerino, insieme a Callejon e a Mertens, è tra i trascinatori di questo Napoli di inizio stagione. Nell’attesa di alcuni suoi uomini chiave, gli azzurri sono comunque primi a punteggio pieno. E mica è poco. E continuano a farne almeno tre a partita. E neanche questo è poco. E con quella di ieri, nelle ultime 25 partite di campionato, il Napoli ha preso 66 punti su 75. E questo è davvero tanto. Perché poi, alla fine, contano i numeri.

Stefano Napolitano

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