Notizie Calcio - Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.
Sta pensando di cedere?
«No, sono impegnato a ripartire e a seguire un nuovo ciclo che spero con Giampaolo e Vagnati ci regali soddisfazioni. Ma voglio chiarire ai tifosi che se in futuro dovesse presentarsi qualcuno con mezzi superiori ai miei e un progetto serio, sono pronto ad ascoltarlo. Però non intendo lasciare il Torino ai primi parvenue che si presentano. Ho sbagliato qualcosa? Certo, chi è che non sbaglia? Qualche presidente di altre squadre ha fatto meglio di me? Può darsi. Però vado orgoglioso di una cosa: 15 anni fa c’era un mondo molto diverso rispetto ad oggi. Basti pensare alla crescente mediaticità del calcio, all’influenza dei social network, alla tecnologizzazione. Oltre alla suddivisione delle risorse che ho citato prima. Ma il Torino non si è mai fermato davanti ai cambiamenti, andando al passo con i tempi. Diventando una società sana e moderna»
Lei ha comprato tanti giocatori, qual è il colpo di cui va più orgoglioso?
«Direi Belotti. Per quello che ha dato non solo come rendimento e gol ma come atteggiamento, generosità, valori. Esempio per i compagni, idolo per i tifosi, ispirazione per i giovani del vivaio»
L’affare economicamente più vantaggioso?
«Maksimovic, preso a basso costo e rivenduto a una cifra molto importante al Napoli. Ma non dimentico neanche Zappacosta e Darmian»