Giampaolo Montali ha rilasciato una intervista all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CN24.
«Un club che vuole vincere bisogna che abbia coordinate precise e si strutturi con un’aria gestionale e una sportiva dai ruoli chiari. Curare l’area della comunicazione. Perché sono queste le componenti che determinano un risultato non un palo o un rigore sbagliato. E non può essere un caso che alcune vincano spesso e altre mai. È fondamentale un trait-d’union fra squadra e società. Capace di analisi oggettive anche quando le cose vanno bene, per tutelare l’area tecnica»
Spalletti ha fatto bene a toccare le corde emotive della squadra?
«Lui è un ottimo allenatore. Ma quando sei in un ambiente che ha vinto poco e hai giocatori con un trascorso fatto di pochi trofei, la comunicazione diventa ancora più importante, perché a volte dici in pubblico delle cose perché arrivino nello spogliatoio in un certo modo. E allora dico che apprezzo il coraggio di Spalletti e il suo discorso filosofico sullo storico traguardo da raggiungere. Ma forse in questi casi sarebbe meglio isolare la squadra per concentrarla sull’applicazione della tecnica e della tattica. Non si vince con i “dai dai, forza forza”. Meglio concentrarsi su allenamenti-partita-viaggi. Perché il fatto emotivo ti fa perdere lucidità. E ogni giocatore deve avere compiti chiari per focalizzare l’obiettivo».